Anzio – Nuovo porto, D’Arpino: “L’obiettivo è creare altri posti di lavoro”

Avviate le verifiche per capire chi ha presentato la documentazione sulla sicurezza nel posto di lavoro

Le banchine degli ormeggiatori

L’incontro tra le cooperative degli ormeggiatori di Anzio e il sindaco, Luciano Bruschini, in cui è stata confermata la volontà di salvaguardare tutti i posti di lavoro, ha trovato tutti concordi. Tuttavia, alcune questioni non possono essere sottovalutate. A sottolinearle il Presidente della Capo d’Anzio Spa Luigi D’Arpino.

Luigi D'Arpino

“I posti di lavoro non sono mai stati in discussione – ha detto – ma restano alcune questioni da precisare. Da una parte ci sono le cooperative che sostengono di aver pagato la concessione per gli spazi che stanno utilizzando fino al 31 dicembre, dall’altra ci sono io che gli chiedo di farmi vedere la documentazione. Non mi sembra di chiedere molto. La questione – spiega – in realtà è piuttosto semplice. Se hanno i titoli che dicono di avere li mostrassero. E’ importante verificare le carte anche perché è da quelle che si può partire per realizzare nuove cose. Quello che mi dispiace – ha poi aggiunto D’Arpino – è continuare a vedere che chi dovrebbe volere il nuovo porto dimostra poca fantasia quando si tratta di avviare i primi passi. E’ vero che l’abito non fa il monaco – dice ancora il Presidente della Capo d’Anzio – ma ci sono sui pontili assi di legno che risalgono al 1979. Da allora non è stata cambiata una sola asse di legno. Fermo restando i posti di lavoro la situazione deve cambiare a partire dalle strutture. E’ ovvio che vogliamo salvare il posto di chi sta lavorando, ma soprattutto vogliamo creare le condizioni per crearne almeno altri 50”. Per quello che riguarda le richieste di assicurazione sulla responsabilità dei luoghi da parte chi li ha ingestione, solo in pochi hanno risposto alla lettera della Capo d’Anzio e su questo verrà immediatamente avviata una verifica. “Controlleremo chi ci ha risposto – conclude D’Arpino – e poi agiremo. E’ necessario avere delle garanzie sulla sicurezza di chi lavora nell’area demaniale”.