Servizio idrico integrato, il sindaco di Aprilia sostiene la riduzione delle tariffe in conferenza dei sindaci

«Prendo atto che l’appello del sottoscritto a tutti i sindaci dell’Ato4 per un fronte comune al fine di tutelare l’interesse pubblico di fronte al gestore del servizio idrico, Acqualatina, sta sortendo gli effetti sperati. Alcuni miei colleghi si sono mossi nella giusta direzione». Il sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio interviene nuovamente per caldeggiare una presa di posizione dei Comuni dell’Autorità d’Ambito affinché promuovano azioni politiche a tutela dei cittadini che in larga maggioranza si sono espressi a giugno con il voto favorevole al Referendum. «La grande maggioranza della comunità di Aprilia – ha detto il sindaco D’Alessio – si è recata alle urne per esprimere il proprio parere votando sì. E così ha fatto la maggioranza assoluta degli italiani. Eppure, nonostante la collettività si sia espressa in modo così chiaro e netto, ancora poco è stato fatto per dare un riscontro con i fatti all’esito referendario. Personalmente ho avuto modo di caldeggiare una presa di posizione chiara e netta dei sindaci all’inizio di ottobre, nel corso di un’assemblea pubblica promossa durante il congresso cittadino del Pd. In seguito ho avuto un’interlocuzione con il sindaco di Cori Tommaso Conti, che ha promosso la richiesta rivolta all’Autorità d’Ambito, al gestore e al presidente della Provincia di Latina di provvedere a ridurre la tariffa del servizio idrico integrato eliminando dal corrispettivo richiesto ai cittadini il carico del 7% relativo alla remunerazione del capitale investito, che rappresenta una componente di costo per la determinazione della tariffa non più giustificabile, alla luce del nuovo assetto normativo post-referendario. L’ipotesi è stata condivisa anche con altri sindaci dei Comuni limitrofi e già da ora confermo che sarò un convinto sostenitore in Conferenza dei Sindaci della riduzione delle tariffe idriche del 7%, nel rispetto dello spirito referendario che impone il divieto di trarre profitto dalla gestione di un bene comune come l’acqua. A maggior ragione in una realtà territoriale come quella dell’Ato4 e più precisamente ad Aprilia. In questo ambito abbiamo osservato investimenti per le opere pubbliche a macchia di leopardo, probabilmente dettati da logiche più politiche che di effettiva priorità a seconda delle esigenze della popolazione, e Aprilia ha sofferto più di ogni altro comune questo stato di cose. Posso dire che fin dal momento del nostro insediamento, e prima ancora quando il sottoscritto militava tra i banchi dell’opposizione, siamo rimasti coerenti sul tema della gestione del servizio idrico e abbiamo assunto determinazioni importanti e stiamo perseguendo l’obiettivo di restituire una gestione pubblica dell’acqua in tutte le sedi opportune». Il capo dell’amministrazione apriliana ha poi commentato i risultati delle recenti analisi relative alla concentrazione molecolare di arsenico nell’acquedotto. «La situazione – ha detto D’Alessio – anche se al di sopra del limite di 10 mg/l è da considerarsi di sicurezza per i cittadini. Nulla toglie però alla validità dell’ordinanza con cui fissiamo la limitazione dell’uso alimentare dell’acqua ai neonati fino a tre anni e che impone ad Acqualatina di mettere a disposizione le autobotti di acqua potabile, cosa che il gestore puntualmente fa. Ciò che non si può fare a meno di valutare è che questa non è un’emergenza, ma il risultato di una mancata pianificazione da parte del gestore che parte da lontano. Fin quando ha preso in mano gli impianti idrici, Acqualatina sapeva dei limiti imposti per quanto riguarda l’arsenico e che l’acquedotto era potabile soltanto per effetto delle deroghe. Ora non saranno certo i cittadini a dover pagare ed è anche per questo che la conferenza dei sindaci dovrà avere la forza politica di imporre al gestore una riduzione delle tariffe».