Si discute il 23 ottobre il ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio presentato dall’azienda Serenissima di Anzio, vincitrice in prima battuta della gara d’appalto per il servizio di refezione scolastica ma esclusa, in seguito, a causa dell’offerta anomala. Al suo posto era subentrata la Coop. Sociale Solidarietà e Lavoro che dal primo ottobre ha preso in affidamento il servizio nelle scuole del territorio comunale. La Serenissima, azienda che aveva gestito le mense nel triennio appena concluso, si era classificata al primo posto, inizialmente, con 88 punti, presentando un’offerta anomala con un ribasso del 20% rispetto all’importo a base di gara pari a 8,605.944 euro. Offerta che in una seconda fase era risultata non congrua. E già la “Ep spa” di Napoli, un’altra delle dieci aziende che erano in corsa, aveva presentato ricorso al Tar circa quattro mesi fa dopo l’esclusione. Il Tar in questo caso si era espresso negativamente e aveva confermato la tesi del comune di Anzio, senza riammettere alla gara la ditta di Salvatore Esposito, la cui offerta era risultata non in linea con i requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnica-organizzativa.