Nella prossima riunione sarà eletto il nuovo Presidente
La commissione trasparenza che si è riunita questa mattina nel comune di Anzio come unico atto ha prodotto la sfiducia, votata a larga maggioranza, nei confronti del Presidente della commissione stessa, il capogruppo del Pd Andrea Mingiacchi. La commissione, richiesta con forza dai cinque capigruppo consiliari, aveva per oggetto la necessità di approfondire le modalità che avevano portato all’assegnazioni definitiva della gara d’appalto e i dettagli del bando comunale.
Tuttavia, in mattinata non si è potuto fare a meno di constatare l’assenza della dirigente del settore Angela Santaniello, sospesa dopo la condanna per il processo Colarieti, che era la figura deputata a poter chiarire i tanti dubbi sollevati sul capitolato. Alla riunione era presente anche l’assessore Laura Nolfi, pur non potendo, di fatto, fornire chiarimenti sulle questioni poste all’ordine del giorno. Mingiacchi ha preso la parola per primo, invitando i componenti della commissione a formulare una serie di quesiti da porre in un secondo momento alle figure deputate a dare risposte istituzionali (con la sospensione – ha fatto notare la Nolfi – a poter fornire la documentazione necessaria è la figura del Segretario comunale e non la dirigente che ha sostituito la Santaniello, che ha esclusivamente funzioni di ordinaria amministrazione) ma si è dovuto scontrare con la ferma opposizione e critica dei presenti. “Spero che i gettoni di questa commissione non vengano conteggiati – ha detto critico Maranesi di Forza Italia – si tratta di una riunione priva di senso. La santaniello, che poteva dare delle risposte, non è presente e della questione ora si sta occupando la magistratura. La convocazione da parte del Presidente Mingiacchi – ha aggiunto – è stata tardiva e il suo comportamento è stato scorretto nei confronti di tutti noi, visto che quando ho chiesto la riunione mi ha risposto dicendo che sarebbe stata fissata a data da destinarsi, per questo – ha aggiunto – presento una mozione di sfiducia nei suoi confronti”. Immediata la replica di Mingiacchi. “Quando hai consegnato la richiesta di far riunire la commissione – ha detto – ho fatto la convocazione per la dirigente Santaniello che tuttavia era impegnata, per questo non siamo stati tempestivi”. A ribadire i motivi di critica del consigliere Maranesi anche il consigliere Succi. “Concordo con Maranesi – ha detto – questa commissione è tardiva e il Presidente non si è neanche impegnato per chiedere la copia della documentazione su cui vogliamo fare chiarezza”. “Questa commissione è una inutile perdita di tempo – ha rincarato Danilo Fontana – il Presidente doveva attivarsi per riunirla nell’immediatezza delle contestazioni. Si sarebbero potute evitare le denunce. Tutto quello che sta accadendo – ha sottolineato rivolto a Mingiacchi – è legato al fatto che non sei stato in grado di svolgere il tuo ruolo di guida della trasparenza, per questo mi associo alla sfiducia. Ti manca l’esperienza – ha concluso critico Fontana – da quando è nata la commissione si è riunita pochissimo e non ha prodotto nulla”. “Effettivamente abbiamo lavorato poco – ha ammesso Mingiacchi – ma alcune convocazioni sono andate deserte, probabilmente oggi ci siete tutti perché la sfiducia vi interessa di più della questione mense. Potremmo organizzare incontri programmatici e non affrontare solo le emergenze”. I componenti della commissione, subito dopo aver verificato il regolamento, hanno invece chiesto il voto immediato sulla sfiducia, passata a larga maggioranza, con un solo astenuto. Quindi si è deciso di rinviare la riunione. Nella prossima seduta dovrà essere nominato il nuovo Presidente.