Pseudo candidato, sempre giornalista. Quanto gli piace chiacchierare…

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]

Deve essere una moda, non trovando di meglio da fare negli ambienti politici di Anzio ci si preoccupa della mia candidatura a sindaco. Anzi,, pseudo candidatura stando alle parole di Fratelli d’Italia. Una vecchia pubblicità recitava “Quanto ci piace chiacchierare”, qui è il caso di dire quanto gli piace…

Dal partito – tra 1.500 voti alle amministrative e 1.000 alle europee – devono considerarmi già fuori dal giornalismo. Il comunicato, infatti, non mi è stato inviato. Siccome però faccio e farò ancora questo lavoro, mi piacerebbe chiedere a Fratelli d’Italia o a quel che ne resta: perché Davide Gatti è uscito? E’ vero che il partito sta perdendo pezzi? E’ vero o no che Romeo De Angelis si è candidato alle primarie o i giornalisti hanno inventato? Perché passi lo pseudo candidato, mi spiacerebbe essere considerato pseudo giornalista….

E siccome prima Patrizio Placidi, poi il settimanale controcorrente avevano già riportato la notizia, do a Fratelli d’Italia la stessa risposta del giugno scorso. Le mie posizioni non cambiano, al contrario di quelle dei politici di vecchio e nuovo corso.

Ecco la risposta di giugno: “Caro direttore, approfitto volentieri del tuo invito a replicare. Ebbene sì, mi avete scoperto… Vuoi la notizia? Dire che non mi piacerebbe fare il sindaco sarebbe falso, ma in questo momento non è tra i miei pensieri. Comprendo che altri vivano costruendo teoremi senza i quali non saprebbero come impegnare le loro giornate, altri ancora vivano “di” politica, ora mi piacerebbe vedere la loro reazione. Sarà rilassata o preoccupata? La mia, credimi, è divertita. Comunque mi piace la ricostruzione che hai fatto perché è quello che sento in giro anch’io. Lasciali fare, si accontentano di poco…

Comunque sei arrivato tardi e non è da te… Il 19 marzo, sul mio blog, ho già commentato la cosa e oggi ripeto qui che un sindaco Anzio ce l’ha ed è Luciano Bruschini. I “disegni” che mi riguardano sono nella testa di chi li realizza con dovizia di particolari, dimenticando che ha una città da amministrare prima di occuparsi del sottoscritto. Su una cosa permettimi di contraddirti, questa molto più seria: immaginare che dietro alla vicenda del “caro estinto” uscita su “Repubblica” possa esserci io è offensivo. Fai questo lavoro e sai benissimo che le notizie, se le hai, le pubblichi. Io l’avessi avuta l’avrei scritta per il Messaggero, dove lavoro.

Già, perché al contrario dei tanti che hanno certezze sul mio conto io devo lavorare – e qui sì, cito Candido De Angelis – voce del verbo la-vo-ra-re. Sconosciuto ai dietrologi di professione che spesso, purtroppo, vivono “di” politica.”

[Fonte http://giovannidelgiaccio.wordpress.com/]