L’ex assessore: “E’ necessario convocare il Direttivo del Pd per sostituire i neo assessori”
“La composizione della nuova Giunta del Comune di Nettuno ha disatteso la legge Delrio. Stando al decreto legge (56/14 – articolo 1, comma 137) e la successiva circolare esplicativa del ministero dell’Interno (6508/14), lo ricordo, nelle composizioni di giunta per i comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti uno dei due sessi non può essere rappresentato in una percentuale più bassa del 40%. Stando a quanto letto, anche su una direttiva Anci dell’aprile 2014, tutti i comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti sono vincolati da questa percentuale. Se non dovesse essere rispettata tutti gli atti di giunta potrebbero essere bollati come illegittimi”. Lo sostiene l’ex assessore della giunta Chiavetta Giulio Verdolino, che rincara. “Il Sindaco farebbe bene ad adeguare la composizione della Giunta secondo i dettami imposti dalla legge, dal parere Anci e dal recente dispositivo amministrativo del Tar Lazio, che con la sentenza 633/2013, ha obbligato la Città di Civitavecchia a procedere alla nomina di giunta con la presenza di genere pari al 40%. Chiedo al Segretario Generale – sottolinea l’ex assessore – colui cioè che dovrebbe vigilare sulla legittimità degli atti amministrativi comunali, a verificare tali situazioni garantendo la regolarità delle nomine”. Non solo. “In riferimento, invece, alla nomina degli assessori Dandolo Conti e Giovanni De Micheli, già segretari locali Pd di Nettuno ed Anzio – dice ancora Verdolino – si rileva un’incompatibilità ex art.21 cpv lettera d) dello Statuto del Partito Democratico, come modificato dall’Assemblea Nazionale del 6 ottobre 2012, che recita: – La carica di segretario di circolo o di segretario cittadino è incompatibile con quella di sindaco o assessore. E’ sacrosanto, infatti, che un assessore si dedichi all’azione amministrativa e chieda – non imponga – il sostegno del partito di cui è un autorevole rappresentante, ma non il solo! Lasci al partito la libertà di svolgere l’azione politica in maniera autonoma. Occorre quindi convocare con la massima celerità un Direttivo locale Pd per sostituire il neoassessore, evitando di dover avanzare una legittima richiesta alla commissione provinciale e regionale di garanzia, per applicare le norme sulle incompatibilità previste dallo statuto”.