“Noi siamo stati coraggiosi, basta fango su chi ha lasciato il consiglio”
Il consigliere dell’Università agraria di Nettuno Giampiero Gabrieli replica all’intervento dell’ex Presidente dell’ente Giuseppe Vari. “Quando si viene attaccati è normale cercare di difendersi – dice Gabrieli – ma da questo a spargere fango su chi ha avuto il coraggio di prendere le distanze da determinate situazioni ce ne corre. Vari punta il dito contro i poteri forti della politica nettunese e, soprattutto, contro il vice presidente e il capogruppo (quindi contro di me) della precedente amministrazione dell’ente. Tuttavia – aggiunge Gabrieli – attaccare la precedente gestione dell’ente è una scelta davvero coraggiosa da parte di Vari, che di quella giunta era assessore e visto che due assessori della sua attuale giunta ne facevano parte. Non si può dimenticare ancora che diversi consiglieri erano in maggioranza e lo sono ancora, che l’attuale segretario all’epoca era capogruppo di minoranza e che il Presidente dell’epoca è stato da nominato proprio da Vari consulente tecnico, con uno stipendio di 2500 euro lordi. All’appello mancano solo il vicepresidente e il capogruppo di allora, proprio le persone che hanno avuto il coraggio di denunciare alle autorità atti poco chiari che sono stati oggetti di indagine e sono sfociati in processi ancora in corso e in alcune condanne. A mio avviso – aggiunge Gabrieli – il fatto di non chiudere gli occhi su queste situazioni è un atto di coraggio, non certo di politica corrotta”. Gabrieli continua nella sua replica puntando il dito contro la gestione di Vari. “L’Ente sotto la guida di vari – ha aggiunto – è stato gestito da pochi intimi, esautorando di fatto il consiglio, sia con le modifiche apportate allo statuto dalla sua maggioranza, non rispettando le più elementari norme che regolano la vita amministrativa dell’ente. Siete andati contro la decisione della Regione Lazio in merito al tfm dell’ex presidente andando incontro ad una condanna della Corte dei conti per un danno erariale di 30mila euro. Alle nostre richieste in consiglio per perseguire chi aveva sbagliato sul piano di assestamento forestale bocciato dalla Regione, costato la bellezza di 92mila euro, non ha voluto dare seguito, sostenendo che si trattava di questioni legate alla precedente amministrazione, di cui lei era assessore. Vari spieghi perché non si è costituito parte civile nel processo legato all’acquisto di un mezzo dell’ente, che ha portato al precedente commissarimento. Vari – dice ancora Gabrieli – parla di gestione controllata ed efficace, ma ha dovuto vendere titoli di Stato vincolati con un buon rendimento per rimpinguare le casse dell’ente ormai vuote, creando, a mio parere, un danno, in quanto i rendimenti dei nuovi titoli sono molto più bassi. Sotto la sua gestione – conclude Gabrieli – è stato fatto poco o nulla, visto che la ristrutturazione dell’edificio e l’iter per tornare alla gestione diretta dei canoni sono attività iniziate nella precedente legislatura. Ha costretto noi della minoranza a fare richiesta scritta per ottenere dei documenti in barba alle leggi sulla trasparenza. E cosa ha fatto per il bosco? Nulla. Assistendo impotente al fenomeno delle discariche abusive e della prostituzione, per questo è stato abbandonato anche dai suoi. L’Università agraria è un bene di tutti i cittadini di Nettuno, non un’eredità di famiglia o un bene per pochi intimi, come qualcuno crede. Non ho scheletri nell’armadio e sono pronto a chiarire ogni aspetto del mio e del suo operato in seno all’ente in un pubblico confronto, dove e quando vuole”.