Prendono atto, con un comunicato congiunto e ad un giorno dalla discussione in consiglio comunale, di quanto assicurato dal sindaco Luciano Bruschini in risposta alle richieste dei quattro consiglieri forzisti avanzate i primi di novembre. Era inizio mese, infatti, quando Marco Maranesi, Giuseppina Piccolo, Massimo Millaci e Luciano Bruschini avevano aperto una crisi politica chiedendo al primo cittadino di resettare l’amministrazione e rinnovare la classe dirigente. “Prendiamo atto di quanto dichiarato dal sindaco Luciano Bruschini che in risposta al nostro comunicato del 8 novembre, con il quale lo invitavamo al rinnovamento della classe dirigente, dallo stesso pubblicamente promesso in campagna elettorale, ha sottolineato che “…certamente andranno puntualizzate alcune competenze specifiche…”, confermando quindi le nostre perplessità. Apprezziamo lo sforzo del sindaco di voler “…ritrovare lo spirito unitario che ci ha visto vincere le ultime elezioni…”, al quale abbiamo dato, diamo e daremo la nostra fiducia, auspichiamo però che rispetto alle criticità avanzate, che necessitano di ben altri provvedimenti, si giunga a ridisegnare gli assetti e le competenze di ogni componente della maggioranza in base alle sue capacità e professionalità, al fine di ristabilire i rapporti per una sana e fattiva collaborazione, nell’interesse esclusivo dei cittadini di Anzio. Ci teniamo a precisare che non rivendichiamo poltrone di governo, che continueremo la nostra azione politica all’insegna del rinnovamento e della corretta amministrazione e certamente non permetteremo facili e gratuite strumentalizzazioni esterne tese a favorire strategie politiche altrui. In ogni caso, comprendendo la difficile situazione politica attuale, con senso di responsabilità nei confronti di tutta la cittadinanza, non faremo mancare il nostro supporto in consiglio comunale, ritenendoci comunque liberi di esprimere con forza e determinazione il nostro pensiero, per affrontare le emergenze e le priorità della città e nel rispetto del programma elettorale”.