Di poche parole, schivo, attento. Una persona a modo. Lo ricordano così, quelli che lo hanno conosciuto e ospitato ad Anzio nel lontano ’98. Sergio Mattarella, eletto oggi nuovo presidente della Repubblica, venne nella città neroniana diciassette anni fa, in occasione della campagna elettorale di Giovanni Garzia, candidato con il centrosinistra. Allora lo sfidante era Candido De Angelis, per il centrodestra, e quella tornata fu una delle più memorabili: Garzia perse al primo turno per soli sei voti, si andò al ballottaggio e al secondo turno la vittoria andò a De Angelis, grazie a 1200 voti in più e al sostegno dell’attuale sindaco Luciano Bruschini. In quell’occasione il professore universitario di Palermo visitò Anzio prendendo parte ad un incontro all’hotel Garda e ad una cena la sera stessa. “Mattarella era un amico – racconta Aurelio Lo Fazio, che nel ’98 militava nelle file dei popolari assieme a me, Giorgio Pasetto, Luciano Mingiacchi – Faceva parte della vecchia sinistra Dc, poi fu tra i fondatori del partito popolare e della Margherita – Lo portammo ad una cena al Lido Garda quando Garzia si candidò sindaco. Era subito dopo la morte del fratello”. Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia, ucciso il 6 gennaio 1980 da un killer di Cosa Nostra per aver cercato di combattere il malaffare. Fu allora che suo fratello Sergio decise di entrare in politica, l’inizio di un lungo percorso che lo porterà al Quirinale. Deputato dal 1983 al 2008, più volte ministro, dal 2011 giudice costituzionale di nomina parlamentare. Ad Anzio lo ricordano esattamente come viene descritto dai giornali in queste ore. Riservato, chiuso e anche un tantino freddo, di carattere. Una persona estremamente garbata, però, e seria. “Ai tempi era anche lui alle prime armi – commenta Lo Fazio – Era molto riservato, aveva l’atteggiamento e l’indole di un professore, sostanzialmente. Molto a modo, molto colto e discreto”. Lo stesso ricordo del neopresidente è nelle parole di Giovanni Garzia –candidato sindaco nel ’98 con la Dc e nel 2013 candidato nuovamente ma stavolta con la lista civica “Patto per Anzio”. “Quando venne ad Anzio in occasione della mia campagna elettorale – dice Garzia – Mattarella mi colpì subito per i suoi modi seri ma affabili. Non amava molto i riflettori. Era un uomo di rigore, poco socievole, molto acculturato e preparato. Il suo era un profilo da tipico statista. La sua carriera è stata coronata degnamente”.