Genitori sul piede di guerra per la situazione che si vive presso l’asilo nido comunale “Il Germoglio” di Santa Barbara, a Nettuno. La scuola è infatti costretta a chiudere anticipatamente, alle 13,30, per carenza di personale e impossibilità di coprire anche il turno pomeridiano. Mancano le maestre ed il personale assente per malattia, maternità od altro, non viene sostituito dal Comune, che parla di scelta forzata e di impossibilità di assumere “a qualunque titolo personale per le violazioni derivanti dall’art. 41 del D.L. n°66/2014 sul mancato pagamento dei fornitori entro 60 giorni stabilito dalla legge medesima a partire dal 2015”. I fatti erano già stati denunciati dalla Uil Fpl di Roma (http://www.inliberuscita.it/primapagina/48726/nettuno-supplenti-asilo-e-irregolarita-nel-reclutamento-la-uil-diffida-il-comune/) che aveva anche diffidato formalmente il Comune per i mancati adempimenti connessi alle sostituzioni e supplenze del personale. Problemi e disagi a non finire per i genitori degli alunni, costretti ad organizzarsi con amici e baby sitter per l’uscita anticipata dei piccoli. “L’asilo non chiude più alle 18 ma alle 13 – dice Francesca, una delle mamme – per carenza di personale. Con le maestre a disposizione non si riescono a coprire i doppi turni e se una di loro si ammala è un problema perché non psi possono convocare le supplenti. Chi lavora come fa a prendere i figli alle 13,30 se ha pagato per tenerlo al nido fino alle 18? Nonostante i numerosi comitati di genitori che hanno sollevato il problema e chiesto soluzioni nulla ad oggi si è mosso. Non è possibile continuare così”. Un disagio che riguarda tante famiglie. L’asilo è frequentato da circa 60 bambini, distribuiti su quattro classi. “Per il tempo pieno paghiamo una retta di 244 euro al mese, ma se non tengono i nostri figli fino alle 18 siamo costretti a pagare 8 euro di baby sitter l’ora”.