“Purtroppo avevamo ragione noi!”. Esordisce così Gianluca Mazzi esponente del Gruppo Realtà Nuova della Città di Anzio alla notizia dell’arrivo di extracomunitari che verranno ospitati presso delle strutture site in Anzio e più precisamente a via dell’Armellino n°72. “Qualche mese fa siamo stati definiti “visionari” perchè in una manifestazione organizzata dal nostro gruppo nella periferia di Anzio affermavamo che vi era la reale possibilità che ben presto, preso atto dei continui sbarchi di extracomunitari clandestini e rifugiate sulle nostre coste nazionali, questo problema avrebbe potuto interessare anche la nostra città! Chi deciderà sull’accoglienza? Anzio chiede trasparenza! Questo era stato il nostro slogan. Solo qualche giorno prima avevamo ricevuto la notizia dal nostro gruppo di Nettuno che a San Giacomo erano stati collocati, dalla notte al giorno e senza alcun preavviso alla cittadinanza, un numero pari a circa 60 extracomunitari provenienti dal Ghana e Sudan partiti dai centri di accoglienza di Lampedusa. Qualcuno ha addirittura definito il nostro intervento sul territorio come incauto allarme! Forse più che dei “visionari” ed imprudenti siamo stati semplicemente lungimiranti nel prevedere ciò che era ovvio potesse accadere di li a breve e che oggi risulta, dalle dichiarazioni in Consiglio Comunale del Sindaco Bruschini, essere un’imminente disagio da affrontare preso atto che non vi sono strutture adatte all’accoglienza di queste persone, checchè ne dica il prefetto nelle sue note, in un territorio che deve ancora tanto ai suoi cittadini in attesa da anni di un alloggio o almeno di una sistemazione momentanea vista l’emergenza abitativa in atto e comunque considerando anche il gran lavoro svolto dall’ assessorato ai servizi sociali che si trova a combattere con problemi sociali ed emergenze che sembrano non avere fine. Parlavamo dell’eventuale possibile arrivo sul nostro territorio di circa 200 immigrati ed anche in questo caso non sbagliavamo; di fatti è stato pubblicato dalla Prefettura di Roma il bando – per un importo d’appalto di 27 milioni di euro – per la conclusione di un accordo quadro tra la Prefettura di Roma e più soggetti economici operanti nella provincia di Roma, per assicurare nel periodo 1 maggio 31 dicembre 2015 i servizi di accoglienza ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e la gestione dei servizi connessi. Il numero massimo di ospiti che possono essere accolti per ciascun comune o municipio è fissato in 200 ospiti per chi supera i 50mila abitanti ed a quanto ci risulta da ultimi censimenti Anzio ha superato tale soglia. Si legge nell’avviso della Prefettura; L’ente gestore, dovrà garantire l’accoglienza e l’assistenza dei cittadini ospitati, assicurando servizi di: ingresso e gestione tecnico-amministrativa; assistenza generica alla persona; assistenza sanitaria; pulizia e igiene ambientale; erogazione pasti; fornitura beni; integrazione. La domanda che ci poniamo è la seguente; ma tutto ciò viene garantito prima ai cittadini italiani o risulta essere più conveniente sbarcare sulle coste italiane con un gommone!?! Hanno ottenuto lo status di rifugiati ed hanno diritto, in base alla legge italiana, ad una sistemazione dignitosa. Purtroppo questo non siamo in grado di garantirlo neanche a tutti i cittadini di Anzio che fanno richiesta di tali aiuti. Le nostre città non hanno strutture immobiliari e sanitarie adeguate, non possiamo mettere a rischio l’economia della nostra città e la salute dei nostri concittadini preso atto delle difficoltà sanitarie nelle quali queste persone hanno vissuto sino ad oggi e del grave disagio sociale e di integrazione che sta vivendo la vicina città di Nettuno! Chiediamo al Sindaco Bruschini cosa accadrà una volta scaduto il periodo di accoglienza garantito dal bando pubblicato dalla prefettura di Roma e di supervisionare su ciò; il Prefetto pagherà per i cittadini di Anzio tutte le spese di gestione di questi “fratelli” che sicuramente faranno della nostra città la loro fissa dimora? In altri comuni in Italia alcuni sindaci proprio in questi giorni si sono rifiutati, viste già le difficoltà economiche dei cittadini e nel loro rispetto, di ospitare gli extracomunitari inviati dalla prefettura di competenza. Chiediamo al Sindaco di unirsi alla nostra battaglia in favore del nostro territorio prendendo comunque in considerazione le problematiche di queste persone, con la massima carità cristiana, ma anche e soprattutto nel rispetto dei residenti e delle loro quotidiane difficoltà. Non siamo di certo contrari all’accoglienza, ma questa va regolamentata! Non è possibile trovarsi da un giorno all’altro 60 persone di fronte casa così come è già successo a San Giacomo senza saperne nulla. Servono delle leggi chiare che tutelino anche gli italiani e nello specifico servirà molta attenzione da parte dell’amministrazione comunale affinchè tale emergenza venga gestita nel migliore dei modi. Anticipiamo comunque la notizia che presto una nostra delegazione chiederà un incontro con il ministro dell’interno Angiolino Alfano, per trattare questo problema che a livello nazionale si ripercuote fortemente sui nostri territori.