“L’avevamo detto”. Gli esponenti di Fdi-An intervengono sulla notizia dell’arrivo di 66 rifugiati nel comune di Anzio, in via dell’Armellino, dopo un allarme che era stato lanciato dal partito già nei mesi scorsi, con tanto di raccolta firme in piazza. “Arrivano ad Anzio quasi 70 immigrati nel quartiere Falasche e saranno alloggiati in villini di recente costruzione. “Nei mesi scorsi, temendo l’invio di disperati sul nostro territorio, ci siamo mobilitati scendendo in piazza, raccogliendo firme e presentando, grazie all’aiuto dell’amico consigliere Giancarlo Righini, una mozione in Consiglio Regionale.” Interviene così il Segretario locale di Fdi-An, Francesco Novara e prosegue “Oggi assistiamo alla passerella mediatica di tutti quelli che non hanno mai fatto niente, né contro l’immigrazione e neanche a favore, di tutti quelli che all’azione sui territori preferiscono il caldo del salotto con la tastiera del computer davanti. Noi oggi continuiamo a ripetere quello che dicevamo ieri: non è possibile inviare queste situazioni critiche sui territori senza che vi sia alcuna relazione con le amministrazioni locali. Se le Prefettura si fosse relazionata con qualcuno si sarebbero accorti che a Falasche, in Via del cinema, c’è già una situazione esplosiva di immigrazione fuori controllo ed adesso a trecento metri collocano circa 70 immigrati. La chiamano integrazione, io la definirei espropriazione. Per questi e molti altri motivi stiamo attivando una raccolta firme da inviare la Prefetto, spiegando che non siamo razzisti ma crediamo nelle nostre ragioni”. “L’Italia non è più in grado di accogliere nessuno ed il governo di centrosinistra fa finta di non accorgersene.” Interviene sulla questione anche il dirigente nazionale di Fdi-An Romeo De Angelis e prosegue “Bisogna aiutare chi scappa dalle bombe e da una morte certa, ma nei limiti delle proprie possibilità. Se ne faccia carico tutta l’Europa e non solo con l’elemosina che danno all’Italia. Nel Lazio poi la situazione è paradossale perché siamo la seconda regione dopo la Sicilia per l’invio di immigrati, quando ci sono regioni che praticamente non ne accolgono quasi per niente. In Consiglio regionale stiamo approfondendo la problematica con una mozione, nel tentativo di fermare gli invii da noi, finché qualcuno non spieghi perché il Lazio debba subire questo assalto. Certo, visto il business che gira attorno a questi disperati e la vicinanza dei centri di potere romani, qualche serio dubbio sul fatto che questo sia solo un caso viene a tutti noi. È ora di fare chiarezza su chi ci sta guadagnando nel Lazio, una volta per tutte.” Fratelli d’Italia ha messo online la petizione da firmare e nei prossimi giorni il partito della Meloni sarà nelle piazze e nei mercati per continuare a raccogliere firme.