Il porto “un affare personale” del sindaco. La denuncia arriva dal Pd di Anzio, che torna a parlare della necessità di un porto pubblico. “Il Consiglio Comunale di martedì 3 marzo ha consentito a tutti di capire quali sono le scelte che il Sindaco e la sua maggioranza intendono portare avanti per affondare definitivamente la città di Anzio. Si mettano il cuore in pace tutti i benpensanti che in questi anni hanno pensato al rilancio del porto discettando di progetti e di contesti storico culturali ed economici. Il porto è un affare personale di Luciano Bruschini e dei suoi sodali e si sta lavorando a un progetto di affidamento a un imprenditore, per molti decenni, che lo costruirà e lo gestirà come lo riterrà più profittevole avendo a riferimento di massima la concessione rilasciata dalla Regione. Le dichiarazioni del Sindaco al riguardo non lasciano infatti alcun dubbio; l’incarico rilasciato ad uno studio legale di avviare il recupero delle quote dal socio privato non è infatti finalizzato ad una gestione pubblica del porto come i cittadini di Anzio si aspettano ma alla realizzazione di un Projet Financing con affidamento ultradecennale al vincitore della nuova gara. Se veramente il Sindaco vuole difendere e rafforzare la partecipazione pubblica del porto, con la riacquisizione delle quote societarie da parte del Comune, lo confermi mandando avanti il piano in fase di attuazione attraverso il nuovo cronoprogramma approvato dalla Regione, che garantisce oltre che la realizzazione , anche la gestione pubblica del Porto. Al contrario, come emerge dalle dichiarazioni del Sindaco, l’indizione di una nuova gara d’appalto in cambio di una gestione cinquantennale a favore della società aggiudicataria, concretizzerebbe la privatizzazione del porto, quindi smentendo la volontà espressa all’unanimità dal Consiglio Comunale. Il Pd si batte per il porto e per il controllo pubblico delle opere e della gestione nell’interesse della città”.