Il Comitato Acquapubblica Anzio-Nettuno, insieme a tutti i comitati territoriali e al Forum nazionale dei Movimenti dell’acqua, lancia la campagna di “Obbedienza Civile” ovvero una campagna che, obbedendo al mandato del popolo italiano, produrrà in tutti i territori e con tutti i cittadini percorsi auto organizzati e collettivi di riduzione delle tariffe dell’acqua, secondo quanto stabilito dal voto referendario. Chiamiamo quindi tutte le cittadine e i cittadini di Anzio e Nettuno a contestare le bollette di Acqualatina S.p.a. operando l’autoriduzione e pagando l’importo previsto in bolletta senza la percentuale di remunerazione del capitale investito abolito col D.P.R. n.116 del 18-07-2011. Il Comitato Acquapubblica assisterà i cittadini-utenti, a livello amministrativo e legale, istituendo due sportelli informativi (uno ad Anzio e uno a Nettuno) dove i cittadini potranno rivolgersi per ricalcolare la bolletta decurtandola del valore previsto dalla legge. La campagna di “Obbedienza civile” riveste, per i territori di Anzio e Nettuno, una valenza ancora maggiore dopo le ultime decisioni della Conferenza dei Sindaci dell’ATO 4 del 11 novembre scorso, la prima conferenza dei sindaci e dei presidenti di provincia dopo-referendum. In quella sede sono state deliberate tutte le operazioni che Acqualatina S.p.a. ha chiesto di porre in essere per “cautelarsi” dalla “minaccia” referendaria che ha azzerato la remunerazione del 7% del capitale investito, e rilanciare con tutti i mezzi la supremazia del profitto sulla volontà popolare e la democrazia. Il Comitato Acquapubblica Anzio-Nettuno invita la stampa e i network locali, alla conferenza stampa che si terrà giovedì 17 novembre, alle ore 18,00 presso la Bottega del Commercio Equo e Solidale in via XXIV Maggio, 27 a Nettuno per spiegare in cosa consiste la Campagna di Obbedienza Civile e per annunciare la mobilitazione nazionale e locale per la difesa dei risultati referendari. Il primo passo di questa mobilitazione sarà la manifestazione nazionale di sabato 26 Novembre a Roma, per il rispetto dell’esito referendario, per un’uscita alternativa dalla crisi, a cui invitiamo le cittadine e i cittadini di Anzio e Nettuno a partecipare numerosi. Quello che avviene per l’acqua è solo il paradigma di uno scenario più ampio dentro il quale si colloca la crisi globale. Un sistema insostenibile è giunto al capolinea. I poteri forti invece di prenderne atto invertendo la rotta, ne hanno deciso la prosecuzione, attraverso la continua restrizione del ruolo del pubblico a colpi di necessità imposte dalla riduzione del debito e dai patti di stabilità, la consegna dei beni comuni al mercato, tra cui la conoscenza e la cultura, lo smantellamento dei diritti del lavoro.