Acqualatina, tariffe e costi fuori controllo. Le proposte in una mozione

E’ stata presentata nell’ultimo consiglio comunale dai consiglieri Ivano Bernardone, Maria Teresa Lo Fazio, Marco Maranesi, Cristoforo Tontini, Davide Gatti, Danilo Fontana una mozione su Acqualatina, per la realizzazione di un nuovo sistema di gestione del servizio idrico integrato e il superamento dell’attuale gestione Acqualatina. Con il documento si chiede l’impegno del Sindaco e della Giunta a reinsediare con immediatezza la Consulta per l’Acqua Pubblica al fine di riassumere, completare ed aggiornare ove necessario i lavori e gli studi per individuare azioni ed iniziative utili; individuare un referente dell’amministrazione (dirigente – funzionario) delegato ai rapporti con il gestore del servizio idrico con la funzione quindi di curare l’insieme delle problematiche in atto e coordinare le azioni necessarie da parte dei vari settori dell’amministrazione; sottoporre all’attenzione e discussione del Consiglio Comunale, entro il termine di sei mesi, un definitivo e chiaro piano delle azioni legali, dei provvedimenti amministrati e delle iniziative in genere utili al superamento di Acqualatina ed all’organizzazione di un nuovo sistema di gestione del servizio idrico integrato. I firmatari denunciano irregolarità ed inadempienze nella gestione del servizio. Nell’elenco si fa riferimento alla vicenda “dei mutui non rimborsati da Acqualatina ai comuni dell’Ato 4 tra cui anche Anzio in credito per oltre 2 milioni di euro. Il problema è stato segnalato dall’agosto del 2013 ed è opportuno verificare se si è risolto positivamente considerando peraltro le difficoltà finanziarie dell’ente; ai conguagli non dovuti in favore di Acqualatina, approvati dalla Conferenza dei Sindaci del 07 Agosto 2014 e con cui di fatto sono stati concessi indebitamente ad Acqualatina oltre 40 milioni di euro di cui circa 3,5 milioni dovranno essere corrisposti dai cittadini di Anzio nei prossimi 8 anni; alla vicenda dell’illegittima richiesta agli utenti di integrazione dei depositi cauzionali in assenza dei presupposti e dei requisiti necessari da parte di Acqualatina; alla pratica diffusa e ricattatoria dei distacchi selvaggi, cioè delle riduzioni di flusso idrico in caso di morosità a livelli tali da costituire di fatto la privazione pressoché totale di un bene pubblico e primario”. Non ultima, nella mozione si fa riferimento alla vicenda dell’inquinamento marino nella fascia balneare in piena stagione estiva “che ha condotto paradossalmente alla querela di cittadini rei di aver denunciato lo scempio ma che non ha avviato alcuna azione nei riguardi del gestore e alcun radicale provvedimento per il potenziamento degli impianti di depurazione”.