Anzio porto. Dure critiche sulla proposta del PD, che divide anche il partito

La proposta sul porto del PD? “la solita cazzata” secondo Darpino. Ma anche all’interno del partito di Renzi non mancano le critiche

Come era prevedibile la proposta sul porto lanciata dal PD di Anzio ha suscitato subito reazioni e polemiche. “Un aumento di capitale grazie a un azionariato popolare”. L’ipotesi lanciata dal Segretariodel Pd De Micheli che consiste nell’ingresso di nuovi soci nella Capo d’Anzio, i cittadini, per un 17,9% delle quote, col limite, riducendo proporzionalmente quelle del Comune, che passerebbe dal 61% al 50,1 %, e del socio privato Marinedi, dal 39% al 32%.

A sparare subito a zero contro il Pd e la sua proposta è stato il Presidente della Capo D’Anzio Luigi Darpino: “E’ la solita cazzata dei comunisti e di coloro che non vogliono il porto. Dopo che ne hanno parlato male e schifosamente chi volete che se la compra una sola azione? La solita cazzata di chi il Porto non lo vuole“,  significato e linguaggio, anche se espressi su facebook,  a dir poco inappropriati da parte di chi rappresenta una Istituzione che è anche Pubblica, ma si sa, in tempi come questi, va di moda gettare fango sugli altri sottraendosi alle proprie reponsabilità.

Ma anche all’interno dello stesso PD non sono mancate le critiche come quelle giunte da Enzo Toselli di “Sinistra senza aggettivi”: Con tutto il rispetto che si deve a chi, in buona fede, si sforza di trovare soluzioni a problemi seri, quella proposta sembra proprio una trovata da illusionista, non sembra una risposta adeguata a problemi seri: un coniglio tirato fuori dal cilindro ma non rappresenta certo una reale possibilità di soluzione. L’azionariato popolare, proposta “ideologicamente” perfetta in realtà viene qui declinato come strumento di salvataggio di una società sull’orlo del fallimento, la cui responsabilità ricade peraltro tutta sulla destra anziate e non solo nelle sue varie anime e articolazioni, e che dovrebbe così consentire la realizzazione del porto”, una presa di posizione netta, quella di  Toselli, che pur argomentando ampiamente il suo scetticismo sulla proposta del segretario De Micheli, mette a nudo le contraddizioni interne al PD, rese palesi anche dalla freddezza con cui è stata accolta la proposta dal gruppo ‘Democratici Aperti’ che fa capo all’ex segretario Angelo Pugliese.

Nella polemica D’arpino -PD ci si è buttato a capofitto anche il consigliere comunale Marco Maranesi che in una nota dice: ” Quando D’Arpino ed il CDA della Capo d’Anzio rassegneranno, sul serio, le dimissioni a mio parere sarà sempre troppo tardi! Sono vicino al Partito Democratico, ai Consiglieri Comunali del PD ed al Segretario cittadino, Gianni De Micheli, per l’ennesimo attacco personale che hanno subito da chi dovrebbe rappresentare la Città di Anzio ed invece si lascia andare a dichiarazioni ed a campagne denigratorie delle quali siamo tutti stufi. Conosco i colleghi Consiglieri Bernardone, Lo Fazio e Mingiacchi e credo che, in mezzo a mille difficoltà, insieme al sottoscritto ed al Consigliere Danilo Fontana, rappresentano l’unica vera opposizione a questa Amministrazione che continua a mantenere D’Arpino al suo posto, nonostante tutto quello che è accaduto ad Anzio in questi ultimi mesi.  Scaricare sul PD locale le responsabilità del fallimento dell’operazione porto, dopo il comportamento omertoso ed intollerante alle domande dei cittadini di questi ultimi tre anni, è qualcosa di incredibile che la dice lunga sul fatto che la Capo d’Anzio ha deciso di “buttarla in caciara”, per dirlo alla portodanzese“.