Dove sorgeva l’edificio abbattuto, a pochi metri dalla riva del mare saranno costruite le villete. E questa sarabbe una vittoria? Legambiente annuncia battaglia
Si fa presto a cantar vittoria per l’abbatinento dell’ecomostro che da 50 anni deturpava la costa a Lavinio, come ha fatto ieri l’Assessore all’Edilizia Attoni definedola: “una conquista per la nostra città”. Ma dietro l’abbatimento si cela la costruzione di nuove villette, perchè ad anzio si sa scarseggiano soprattutto dopo la colata di cemento dell’ultimo piano regolatore. Villette che per la loro costruzione sembra abbiano ricevuto tutte le autorizzazioni sia dal Comune sia i nulla osta paesaggistici. Non erano certo questo il risultato che si aspettavano gli ambientalisti, che per anni si sono battuti per la rimozione dell’edificio sul mare. Sull’argomento ci vuole veder chiaro il circolo Legambiente affermando che “fino a 300 m dal mare per legge non si dovrebbe costruire. La distanza approssimativa calcolata e di soli di 84 metri dalla battigia, praticamente sul mare. Esamineremo le carte“. Sarà solo un’impressione, ma è lampante una certa propensione degli amministratori anziati a soddisfare le richieste dei privati soprattutto dei costruttori. Tralasciando il fatto che loro amministrano un bene della collettività e il paesaggio e la costa sono beni comuni di tutti i cittadini. (cla.pel)