E’ rivolta al Dirigente responsabile della trasparenza ed Anticorruzione del Comune di Anzio, Pomep, Pompeo Savarino, e al Sindaco del comune di Anzio, la richiesta di accesso agli atti presentata dal comitato Lido delle Sirene che sull’arrivo di 60 rifugiati all’hotel Succi è pronto a dare battaglia. “Preso atto delle notizie comparse sulla stampa di un imminente arrivo di altri richiedenti asilo politico (circa 60) presso la struttura alberghiera Succi – scrive il presidente Mauro Agostini – notizie peraltro confermate da rappresentanti politici ed istituzionali nel corso della manifestazione svoltasi il 9 maggio di fronte all’Hotel in questione in località Lido delle Sirene; rilevato che detta struttura risulta da tempo chiusa in virtù di ordinanza sindacale a seguito di ispezioni della competente ASL per la non sussistenza delle condizioni igienico sanitarie all’interno del complesso alberghiero, compresa l’ala adibita alla ristorazione e il locale cucina oltre alla mancanza di documentazione attestante le congrue modalità di approvvigionamento idrico e smaltimento reflui nonché per violazione delle norme afferenti alla sicurezza; appreso che al bando di gara del 4 aprile scorso (non pubblicato come previsto dalle norme sulla trasparenza) indetto proprio per fronteggiare l’emergenza dei profughi da distribuire nella provincia di Roma nei cui criteri fissati dalla Prefettura di Roma è scritto che le strutture devono essere “in possesso di certificazione urbanistica e sanitaria, munita di destinazione urbanistica compatibile con il servizio in oggetto (…) che rispetta la normativa vigente in materia residenziale, sanitaria, di sicurezza antincendio e antinfortunistica (…) avrebbe partecipato – l’Hotel Succi risultando vincitore e quindi assegnatario per fornire ospitalità ai circa 60 rifugiati richiedenti asilo; considerato il grave nocumento che produrrà il predetto insediamento in area a forte vocazione turistica nell’ambito della quale, come comunicato da numerosi imprenditori presenti alla manifestazione del 9 (gestori di stabilimenti balneari e residence), si stanno manifestando numerose disdette delle prenotazioni estive con palese danno emergente da questa illogica ed incomprensibile dislocazione; considerato altresì che l’area interessata è stata oggetto di numerose segnalazioni da parte dello scrivente comitato relative ai frequenti furti originati da un endemico stato di perdurante assenza di vigilanza; rilevato peraltro che l’Hotel Succi in radicale violazione dell’ordinanza di chiusura ha continuato l’attività alberghiera in palese ed evidente contrasto con l’ordinanza di chiusura sopra citata; avendo il Comitato nella persona del suo legale rappresentante conferito mandato ai propri legali di valutare i possibili illeciti che caratterizzano tale scelta amministrativa onde intraprendere le opportune azioni giudiziarie nelle sedi civili e penali competenti; si richiede con la massima urgenza al responsabile della trasparenza di Codesto Ente l’accesso civico rendendo ai seguenti documenti di cui é stata omessa la pubblicazione: bando di gara del 4 aprile scorso indetto proprio per fronteggiare l’emergenza dei profughi da distribuire nella provincia di Roma; graduatoria dei vincitori del predetto bando; ordinanza sindacale a seguito di ispezioni della competente ASL per la non sussistenza delle condizioni igienico sanitarie all’interno del complesso alberghiero Succi. Si invita e diffida il Dirigente in indirizzo, quale responsabile del servizio, alla immediata pubblicazione sul sito del comune dei documenti per i quali è richiesto l’accesso con l’avvertenza che in difetto di adempimento saranno adottate le misure previste dall’art. 328 del codice penale”.