A pochi giorni dal nuovo affidamento dell’appalto rifiuti alla Camassa Ambiente, a seguito del rinvio della sentenza del Tar sul ricorso della Ecocar (il tira e molla sull’appalto va avanti da mesi), il segretario del Psdi Paride Tulli denuncia: “Non staremo a guardare. Il Psdi non rimarrà inerte ad assistere allo scempio già perpetrato lo scorso anno in piena stagione estiva sia per inefficienza dei controlli che per il fallimento del porta a porta. Mi auguro che gli organismi preposti al controllo siano pronti con carta e penna, alle dovute contestazioni. Che ad Anzio è ormai la magistratura a decidere chi vince e chi perde le gare d’appalto, il Psdi lo ha già detto tempo fa, che poi i dirigenti ci mettano la loro, per l’incompetenza a gestire capitolati e commissioni è ormai acclarato.
Ora è il turno della società Camassa Ambiente, arrivata seconda ma vincitrice nonostante tutto. Il problema che ci preoccupa però non è tanto la vicenda giudiziaria, quanto come è stato gestito il servizio in questi cinque anni, soprattutto al centro storico, ovvero la parte turistica della città invasa dai rifiuti come non si vedeva dal 1985. Ve lo dice uno che dopo aver fatto l’assessore alla sanità fino al 1990, aveva lasciato un servizio con due raccolte al giorno, spazzamento totale e raccolta differenziata gratuita”.