A distanza di quasi due settimane dalla decisione da parte del Comune di Nettuno di costituirsi parte civile nel processo “Sfinge” contro il clan Casalesi, arriva un messaggio di soddisfazione da parte del Vice-Presidente del consiglio provinciale di Roma Sabatino Leonetti.
Ricordiamo ai lettori che il clan Casalesi è una cosca accusata di notevole attività criminosa nel territorio tra Nettuno e la provincia di Latina. La costituzione di parte civile è avvenuta durante l’udienza tenutasi lo scorso 11 novembre, data in cui i rappresentanti degli enti locali hanno avuto la possibilità di partecipare come parte lesa nel processo in corso; l’unico a mettere in pratica tale decisione è stato il Comune di Nettuno, il cui rappresentante legale si era già presentato, come costituenda parte civile, alle udienze del 5 ottobre e del 24 ottobre.
Di seguito il messaggio di soddisfazione da parte del Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Roma:
“Il fenomeno di infiltrazione mafioso da anni minaccia il litorale a sud di Roma – dichiara il Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Roma, Sabatino Leonetti – penalizzandone lo sviluppo sia dal punto di vista sociale che economico e culturale e reca grave danno all’immagine stessa delle città e delle Istituzioni. Per questo – continua il Vice Presidente – la Provincia di Roma ha posto in essere, già da tempo, importanti iniziative di contrasto alle mafie, come la costituzione di parte civile nei processi per mafia che riguardano i comuni della nostra provincia, approvando ad unanimità lo scorso 29 luglio una mozione della quale sono stato primo firmatario. Inoltre il 4 novembre 2011 il Consiglio Provinciale di Roma ha anche approvato la delibera che sancisce la costituzione della Consulta provinciale Antimafie, uno strumento di supporto aperto a tutti i 121 Comuni della Provincia”.
“E’ necessaria una forte sinergia istituzionale tra i diversi enti territoriali – prosegue Leonetti – per contrastare adeguatamente le cosche criminali che attanagliano parte del nostro territorio provinciale. Un concreto esempio da seguire è quello della Città di Nettuno – dichiara il Vice Presidente Leonetti – costituitasi, da pochi mesi, parte civile nel procedimento penale conosciuto come “Processo Sfinge”, riguardante numerosi affiliati del clan camorristico dei Casalesi”.
“Per questo è mio dovere rivolgere un sentito plauso di congratulazione al Sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta, e a tutta la sua Giunta – conclude Leonetti – per l’importante decisione assunta a tutela degli onesti cittadini, degli imprenditori e dei commercianti che spesso si trovano ad essere, loro malgrado, vittime del diabolico meccanismo del racket, dell’usura e delle attività criminose, e che in questo caso possono trovare dalla loro parte, oltre alle importanti associazioni di categoria, anche il proprio Comune”.