E’ Giorgio Buccolini, un commerciate del centro storico di Anzio, a contestare la recente modifica del regolamento del commercio approvata nell’ultimo consiglio comunale di Anzio. Provvedimento che dopo tante polemiche, tra favorevoli e contrari, ha sancito il definitivo “no” all’apertura di strutture commerciali sotto i 250 mq e proibito l’apertura dell’ipermercato Carrefour in viale Paolini. “Questa è una sconfitta bella grossa – commenta il commerciante – soprattutto per la libertà del commercio. Inoltre come già detto in questi mesi, la legge c’era, a luglio del 2011 è stata modificata e guarda caso ne approfittò per aprire solo il supermercato Tigre che non aveva più i requisiti per la nuova apertura. Ora che arriva nuova concorrenza, e a noi piace la concorrenza, rimodificate la legge, la riportate alle origini come l’aveva prevista lo stato e non permettete nuove aperture. Tigre salvato, concorrenza bloccata. L’unico che era favorevole a tutto ciò ero proprio io. Figli e figliastri, chi ha avuto l’apertura con il regolamento precedente ora non è più regolare? Il supermercato Buccolini si dissocia assolutamente da questa decisione. Noi vogliamo la concorrenza. Alle prime avvisaglie della possibilità di questa apertura fu organizzata una raccolta firme pare organizzata proprio dai gestori del supermercato Tigre, naturalmente noi non abbiamo firmato. Quando poi fu organizzato l’incontro con il sindaco, assessore al commercio e il comandante della municipale gli unici a non essere stati invitati siamo stati proprio noi. Ma guarda un po’. Molti commercianti hanno ricevuto comunicazione dell’incontro di noi qualcuno si è dimenticato? Eppure siamo in Anzio dal 1912. Infine giusto per farvi sapere come si può aprire ugualmente scavalcando i paletti della nuova ordinanza sul commercio, la soluzione è semplice. Si attivano 2 società diverse che gestiscono lo stesso punto vendita, si divide la vendita dei settori food e non food, si apre il supermercato come se fosse gestito da 2 entità diverse che gestiscono ognuna 250 mq di vendita, in cassa vengono emessi 2 scontrini separati con 2 ragioni sociali diverse e apri ugualmente. Con un unico carrello di spesa emetti 2 scontrini diversi simultaneamente e il gioco è fatto. 500 mq di supermercato avviato e in regola con la legge sul commercio. Forse i nostri politicanti pensano che solo loro riescono a trovare cavilli per scavalcare le leggi nazionali?”.