Ancora una volta il Pd denuncia la mancata trasparenza sul bilancio e mette nero su bianco le perplessità che hanno portato a votare contro il bilancio. “Nonostante le ripetute sollecitazioni da parte del PD continuano a mancare le condizioni minime di trasparenza e di tempestiva disponibilità degli atti che, di fatto impediscono a noi consiglieri ed ai cittadini di capire nei giusti tempi, come vengono attinti e spesi i loro soldi. Anche in questa occasione – dicono dal Gruppo Consigliare del Partito Democratico di Anzio – questa amministrazione con notevole ritardo, visti i tempi concessi dalla legge (30/4/2015) per l’approvazione del consuntivo 2014 ha dapprima deliberato in giunta il documento il 15/5/2015 ricevendo il parere dell’organo di revisione in data 1/6 per indire il consiglio comunale il 4/6/2015.
• Continuano ad esserci rilevanti dubbi che si stanno trasformando rapidamente in certezza, sull’entità ed esigibilità dei residui attivi, anche nell’anno 2014 aumentati in misura notevole e della cui certezza di incasso hanno molti dubbi anche i revisori dei conti che alla pag. 33 della loro relazione ritengono che “…a riguardo della concreta esigibilità delle singole partite si ritiene necessaria successivamente una costante verifica per i crediti relativi alle tariffe per la raccolta dei rifiuti solidi urbani (Tarsu, Tia, Tares e Tari)”. In merito ai residui passivi (la cui obbligazione è certa) l’amministrazione ha operato con minori impegni di spesa che hanno causato minori servizi per i cittadini e di qualità scadente come abbiamo potuto constatare nell’anno 2014 per il servizio della raccolta differenziata, del servizio di refezione scolastica e dei servizi sociali. Anche la relazione dei revisori chiude con la raccomandazione, clausola di salvaguardia dell’equilibrio finanziario delle casse comunali, che l’avanzo di amministrazione evidenziato nel consuntivo venga vincolato alla effettiva certezza delle riscossioni. Sarebbe interessante avere un resoconto semestrale di tale andamento per avvalorare la tesi che le riscossioni vanno molto a rilento vuoi anche per la crisi finanziaria che attanaglia le famiglie, ma soprattutto per l’inerzia di questa amministrazione che fa dormire sonni tranquilli a quei contribuenti furbi che puntano sui ritardi di accertamento e sui problemi di incasso di Equitalia, incaricato della riscossione coattiva e gran parte delle entrate sono giacenti, anche questo rilevato puntualmente dai revisori
• Quello che maggiormente preoccupa e ci fa asserire che questa amministrazione non è più in grado, qualora mai lo fosse stata, di amministrare questa città, è lo stato delle attività programmate e non portate a compimento o in scarso stato di avanzamento in primis il servizio di raccolta differenziata, che doveva essere un fiore all’occhiello di questa amministrazione e si sta trasformando in incubo per i cittadini che vengono chiamati a pagare cifre sempre più folli (ma non si doveva risparmiare con la raccolta differenziata?) con risultati pessimi in termini di servizio sia in periferia che in centro, con la stagione estiva ormai alle porte e cumuli di immondizia a dare il benvenuto all’incredulo villeggiante
in secundis il servizio scolastico e più precisamente delle mense che hanno sfiorato il ridicolo tra qualità del cibo, lotte intestine tra ditte appaltatrici e difficoltà tecniche a far pagare le rette con indubbio danno per le casse comunali e giuste richieste della ditta fornitrice per i crediti vantati. Sempre sulla scuola questo consuntivo denota una assenza di fondi investiti per l’edilizia scolastica e per la sicurezza degli studenti con aule fatiscenti e luoghi a volte insalubri dove sono chiamati a studiare i nostri ragazzi
• in terza analisi i servizi sociali, che hanno visto aumentare a dismisura i volumi di competenza con inadeguate risorse finanziarie e impegni di spesa ridotti. Denunciamo anche la mancata costituzione del consorzio previsto nel settore sociale per la acquisizione di fondi e progetti in essere
• Passiamo alla sicurezza, tema molto amato da alcuni esponenti di questa amministrazione al punto di porsi a paladini della lotta all’immigrato, ma con il mancato impegno a rinforzare l’organico della polizia municipale e a mettere in funzione il servizio di videosorveglianza cittadino esistente da anni, ma da sempre inutilizzato
• Al piano commerciale ed al suo regolamento, con le promesse, già pubbliche fin da settembre 2014 di un riassetto del piano commerciale che salvaguardasse gli equilibri economico-finanziari degli operatori di Anzio, fortemente attaccati dalle infiltrazioni commerciali della grande distribuzione, di dubbia origine e di scarsa ricaduta sul territorio
• al porto, la grande promessa/farsa di questa amministrazione che ad oggi consegna ai cittadini di Anzio una società, la Capodanzio, subissata di debiti e con il forte sospetto che si prepari il passaggio della titolarità al socio privato, ovviamente senza accollo dei debiti che rimangono in capo agli anziati
• Malgrado i reiterati proclami dell’amministrazione riteniamo a forte rischio l’equilibrio finanziario dell’ Ente Comunale sebbene si sia sbandierata un non meglio specificato avanzo di bilancio, il quale dovrà essere vincolato per una cospicua parte, come raccomandato dai revisori dei conti e che già nel semestre in corso è stato abbondantemente utilizzato per gli impegni di spesa correnti.
• Manca una politica degli investimenti come si evince da un calo sensibile delle spese in conto capitale che hanno creato un residuo passivo che ha assunto livelli preoccupanti. E che forse è stato creato ad hoc per sorpassare i vincoli di bilancio dettati dalla normativa (finanza creativa)
Le perplessità esposte e le richieste che da sempre avanziamo sono solo parte delle ragioni che impongono il nostro voto contrario al bilancio previsionale 2014”.