E’ stato sospeso il provvedimento con il quale il Tar del Lazio aveva dato ragione alle cooperative di ormeggiatori, consentendo loro di restare nelle aree in concessione. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Capo d’Anzio sospendendo “l’esecuzione dell’ordinanza impugnata”.
L’ordinanza era appunto quella del Tar, che il 15 luglio entrerà nel merito della vicenda. I giudici amministrativi d’appello hanno ritenuto che “i motivi addotti dalla parte appellante sembrerebbero essere sostenuti da argomentazioni convincenti, con riguardo in particolare all’intervenuta scadenza delle concessioni rilasciate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in favore delle Cooperative attuali parti appellate” e rilevato che “l’esecuzione dell’ordinanza impugnata comporterebbe il ritardo nell’avvio degli interventi di messa in sicurezza delle aree demaniali con evidente rischio per l’incolumità degli utenti del porto di Anzio”. E’ stata rilevata, inoltre “la disponibilità della Società appellante ad assorbire la forza lavoro delle cooperative attuali parti appellate nella nuova gestione dello stesso porto”.
La partita adesso entra nel merito, ma certo per gli ormeggiatori – fin qui vincenti su tutta la linea – si apre una falla. Ora saranno costretti a trattare.