Usa la sua pagina facebook, condivide una foto di Enrico Mattei (il presidente dell’Eni morto in circostanze mai chiarite), poi scrive: “E’ difficile fare gli interessi della propria nazione, della propria terra e del proprio Comune……ci sono le minacce….a volte di quelli che dovrebbero essere amici….sempre in agguato….” e subito dopo “continuate a minacciarmi….ma mi dovete sparare…perché prima o poi racconto tutto….”
A esprimersi così è il presidente della Capo d’Anzio, Luigi D’Arpino, dopo le recenti tensioni al porto dove la società doveva affiggere dei cartelli per annunciare un’operazione di bonifica ma è nata un’accesa discussione con gli ormeggiatori. La società ha annunciato denunce, mentre dal sindaco è arrivata l’ennesima apertura dopo la sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione alla Capo d’Anzio e sospende il provvedimento del Tar riconoscendo la validità della concessione alla società.
Bruschini scrive che sono stati svolti i dovuti passaggi e rivolgendosi agli ormeggiatori afferma che: “Siamo comunque a disposizione per una soluzione condivisa,che sia in linea con le proposte che erano state fatte nei mesi scorsi”.
Le tensioni, però, restano. Resta da capire anche chi minaccia D’Arpino e cosa è pronto a raccontare.