Annuncia il rinnovamento e risponde a chi ironizza sulla sua anzianità politica. “Facciano attenzione – dichiara il segretario del Psdi Paride Tulli in merito alla sua recente alleanza con Idv, Liberi di Cambiare e Centro Democratico – perché qui interviene la storia personale di ciascuno di noi, c’è chi sta all’opposizione da 25 anni come me e chi miete stipendi ed altro da assessore e incarichi vari da almeno 20 anni, chi ha imboscato in vari enti parenti e affini fino alla terza generazione e chi ha figli disoccupati scartati per il cognome che portano, chi è stato condannato a vario titolo dalla Corte dei Conti e vorrebbe ancora fare il sindaco e chi come me prese il 30% dei consensi nel 2008 con sole due liste! Con Bruschini si chiude un ventennio, l’ultima parola spetterà agli elettori fra tre anni saranno loro a decidere in quale mondo vivere, l’importante per noi aver fatto una battaglia per la legalità e l’efficienza dopodiché ognuno risponderà alla propria coscienza”. Spara contro tutti, il segretario del Psdi, che prosegue senza freni: “Evidentemente la coalizione tra PSDI, IdV, Liberi di Cambiare e Centro Democratico ha fatto centro se da giorni assessori , consiglieri e presidenti vari non parlano d’altro. Sia chiaro che la ragione unica di questa alleanza è portare per la prossima legislatura alla guida della città un rinnovamento non solo di persone ma soprattutto di metodi e competenze. Dove chi truffa il comune per centinaia di migliaia di euro non goda di complicità tali da impedire la restituzione del maltolto nel processo in corso. Dove dirigenti e politici incapaci paghino se le gare e gli appalti vengono revocati con aggravio di spese legali a carico dei cittadini. Dove se non si chiedono per tempo le rette ai genitori per i pasti scolastici non siano poi quest’ultimi a pagare l’inefficienza dell’amministrazione. Dove il bilancio consuntivo viene approvato un mese e mezzo dopo il limite di legge per complotti interni alla stessa maggioranza. Dove il tema serissimo dei profughi interessa solo perché di mezzo c’è un albergo di un consigliere comunale. Dove i progetti faraonici della Capo d’Anzio si sono infranti in beghe da condominio di un metro in più o meno di banchina con tanto di carabinieri in allerta per possibili risse da osteria. Queste sono le cose che il sottoscritto, Maranesi e gli altri vogliono che finiscano e ben vengano tutti coloro stanchi di un clima da campagna elettorale che dura cinque anni dove si ragiona solo in funzione di un clientelismo esasperato lasciando indietro gli interessi generali”.