Sottolinea che “l’area era ben delimitata con in evidenza i segnali di pericolo” e si dice dispiaciuto per l’incidente avvenuto ieri sul pontile del molo neroniano, dove un uomo è rimasto paralizzato a seguito di un tuffo dove l’acqua era troppo bassa. Un caso che riapre la polemica legata ai lavori bloccati nel molo da tempo, a seguito dell’interdittiva antimafia che ha colpito l’azienda che se ne stava occupando. “La Regione deve intervenire e completare l’intervento – dice –il primo cittadino -Mi dispiace molto per l’incidente di ieri sul pontile a ridosso dell’antico porto neroniano ma l’area, interdetta ai bagnanti, era ben recintata dall’Ufficio Demanio del Comune con segnali ovunque ad evidenziare lo stato di pericolo. Preciso che, preso atto della fatiscente recinzione realizzata dalla Regione, per la sicurezza dei bagnanti siamo intervenuti, come Comune, per interdire l’area tanto che per prestare i soccorsi è stata fatta un’azione di forza danneggiando la rete che delimitava lo stato di pericolo. Auspico nella collaborazione dei bagnanti e delle famiglie, non vorrei essere costretto ad emettere un’ordinanza per chiudere il tratto di spiaggia più caratteristico del nostro litorale”. Lo afferma il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, in riferimento a quanto accaduto nell’ultimo fine settimana alla spiaggia delle Grotte di Nerone dove una persona nel tuffarsi dal pontile, interdetto ai bagnanti, ha riportato un forte trauma alla schiena. Si tratta di lavori regionali a protezione di quello che resta dell’antico porto neroniano, rispetto al quale impatto ho sempre sollevato alcune perplessità di natura tecnica, che la Regione ha il dovere di ultimare con immediatezza; anche questa mattina ho sollecitato un intervento risolutivo”.