“A fare il fantoccio non ci sto e allora meglio farsi da parte”, spiega così la rottura Ruggero Garzia, vicesindaco di Anzio e assessore all’edilizia pubblica e privata. Continuano a spirare venti di crisi sull’amministrazione anziate, già in fibrillazione per la richiesta di una commissione d’accesso e per le inchieste della magistratura. Ad infliggere l’ulteriore stilettata è stato questa volta l’uomo di punta del PDL locale tanto da ricoprire la carica di vice del Sindaco Luciano Bruschini. Le dimissioni di Garzia erano nell’aria da giorni, da quando si era reso conto che i giochi sull’urbanistica si stavano facendo altrove, sfuggendo al controllo del suo assessorato. A partire dalla bozza di delibera di salvaguardia nell’attuazione del piano regolatore: “Un atto importante –spiega Garzia- che avrebbe consentito di censire i fabbricati costruiti, verificare i servizi utilizzati e quelli da realizzare, impegnare tutta la Bucalossi, e non solo il 50% come accade oggi, per le opere di urbanizzazione. La mia proposta è stata però bocciata dal sindaco”. A complicare la situazione è arrivato il piano casa della Polverini, e le linee di applicazione per il territorio comunale anziate, da approvare entro il 31 gennaio. Linee di indirizzo modificate a sua insaputa: “In commissione urbanistica avevamo previsto il divieto di edificabilità tra l’Ardeatina e il mare lungo la fascia del litorale compresa tra Lido dei Pini e Anzio centro e nella zona residenziale di Santa Teresa.– Spiega Garzia- Invece qualcun altro stava lavorando ad un piano diverso che prevede un premio di cubatura del 20% per chi costruisce sulla costa e a Santa Teresa”. Alle accuse risponde il Sindaco Bruschini: “Garzia aveva competenze sull’edilizia non sull’urbanistica, gli atti che ha prodotto non gli competevano”.