La richiesta, protocollata il 10 luglio, è quella che propone al sindaco di Anzio e all’assessore alle politiche sociali un modello di integrazione per i profughi richiedenti asilo che in questo momento sono ospitati in strutture di Anzio. “La presenza di questi stranieri – dicono dal meetup Grilli di Anzio- ha sollevato molte discussioni,raccolte di firme,perplessità e timori da parte dei cittadini,in parte giustificate dalla paura dello sconosciuto e dal timore che si creino situazioni a rischio dovute all’emarginazione sociale e all’inattività degli stessi profughi. Per questo proponiamo all’ente di coordinarsi con la Prefettura di Roma per attivare la possibilità offerta dalla circolare del ministero degli interni Dipartimento per le libertà civili e immigrazione n.14290 del 27/11/2014 che prevede attività di volontariato svolte dai migranti. Gli enti possono sottoscrivere protocolli di intesa con le prefetture, volti a superare la condizione di passività dei migranti ospitati,coinvolgendoli in attività di pubblica utilità,su base volontaria,previa assicurazione e formazione. Questo modello è già attuato con successo in alcuni comuni come Rovereto.Livorno,Vittorio Veneto,Cesena,dove è stata applicata la circolare e i profughi partecipano ad attività di pulizia spiagge libere,manutenzione di piccole aree di verde pubblico,svuotamento dei cestini,raccolta di foglie secche,ecc. Questo permette ai migranti di sentirsi utili alla comunità che li ha accolti,integrandosi nel tessuto sociale locale,impegnando il tempo in attività che diano loro dignità,e nel contempo permette ai cittadini di conoscerli meglio,superare le diffidenze e favorire la convivenza. Crediamo che la nostra città,medaglia d’oro al valore civile,sia in grado di dare dimostrazione di lungimiranza e solidarietà,nel rispetto dovuto all’essere umano e alle regole della comunità”.