Palozzi: “Abbiamo a cuore il destino del Riuniti”. Ma il presidio respinge la passerella politica

Dopo i consiglieri regionali Santori e Righini, è il consigliere regionale e coordinatore Forza Italia per la Provincia di Roma, Adriano Palozzi, a intervenire sulla situazione dell’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno, alle prese con problemi di personale e presidi permanenti per la raccolta firme contro la chiusura. “Sono molto preoccupato per la delicata situazione sanitaria, in cui versa l’ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno. Una realtà complessa, in cui la mancanza di personale sanitario rappresenta il maggiore ostacolo a mantenere attivi i servizi primari all’interno del polo nosocomico. Per questa ragione, insieme a numerosi esponenti politici locali, che hanno fortemente a cuore il destino del Riuniti, abbiamo tempestivamente interessato il direttore dell’AslRmH, Fabrizio D’Alba, che si è reso disponibile a un incontro martedì mattina presso la sede Asl di Albano Laziale. L’obiettivo prioritario è discutere del presente e del futuro dell’ospedale. In primis chiederemo il potenziamento del reparto d’emergenza e il rafforzamento del personale sanitario, costretto in questi giorni a far fronte con dedizione e sacrificio al vigoroso afflusso di utenti, dovuto al periodo estivo. Inoltre avanzeremo a D’Alba le nostre proposte sulla programmazione futura del Riuniti. All’incontro con i vertici Asl auspichiamo la presenza di comitati cittadini e presidi locali, che tanto si stanno battendo per la tutela del polo ospedaliero di Anzio-Nettuno, Sono convinto, infatti, che il dialogo rappresenti l’arma migliore per trovare insieme soluzioni efficaci e condivise. L’incontro di martedì con il direttore D’Alba, che ringrazio per la disponibilità dimostrata, dunque sia un importante passo verso quel tavolo di concertazione, che punti a fornire risposte serie e tese a risolvere l’emergenza del Riuniti. Nel frattempo lunedì sarò al fianco dei miei colleghi regionali di Forza Italia e degli esponenti FI di Anzio e Nettuno per un sopraluogo all’ospedale”. Intanto il Presidio che da qualche giorno lavora in pianta stabile fuori dall’ospedale respinge la sfilata politica a cui si è assistito in questi giorni davanti all’ospedale. “Ci rifiutiamo categoricamente di stendere il tappeto rosso per consentire alla politica della Regione Lazio di ottenere foto da copertina da poter utilizzare in campagna elettorale. L’apparizione di trenta minuti del Consigliere Regionale del Lazio Righini non sia un cliché che altri esponenti scelgano di utilizzare in questa struttura. 25 minuti sotto al gazebo, cinque all’interno della struttura. È questo quello che persone votate dai cittadini e pagate profumatamente con fondi pubblici considerano la propria missione? Ci auspichiamo che chi tra gli esponenti politici che sceglieranno di visitare l’ospedale dedichi il proprio costoso tempo per visitare tutta la struttura per potersi rendere conto delle condizioni disumane in cui sono trattati degenti e personale sia medico che sanitario. Troviamo altresì vergognoso che il Presidente Zingaretti, titolare della delega alla Sanità, faccia finta che sia tutto nei limiti dell’accettabile. I vertici regionali del suo partito che scelgono i nostri lidi come luogo di vacanza, ripongano per mezza giornata il costume da bagno nel cassetto ed entrino nella struttura per rivestire, almeno per qualche ora, i panni della gente comune, quella che permette loro di avere uno stile di vita ben oltre la media dei ricoverati. Il presidio continua senza soluzione di continuità e vede l’affiancamento continuo di nuovi volontari provenienti dalle più disparate estrazioni”.