Un’ interpellanza è stata presentata dal consigliere Comunale del PD Massimo Creo all’Assessore ai Servizi Sociali Italo Colarieti avente per oggetto: interrogazione sui contributi per l’affido familiare. Questo il testo: “Premesso che l’affidamento familiare costituisce per il distretto socio-sanitario dei comuni di Anzio e Nettuno “una prassi operativa consolidata ormai da molti anni, uno degli strumenti di intervento per i minori in difficoltà, che si prefigge di garantire al minore, la cui famiglia si trovi nella temporanea incapacità o impossibilità di prendersi cura di lui nonostante gli interventi di sostegno e aiuto disposti a loro favore, le cure e gli affetti necessari”; Considerato che l’art.9 del regolamento distrettuale stabilisce “l’opera svolta dalla famiglia affidataria viene riconosciuta come servizio pubblico” prevedendo per questo un contributo economico di € 465,00 mensili che il comune di residenza della famiglia del minore corrisponde alla famiglia affidataria; Verificato come alla data odierna per il comune di Anzio risultano 12 i minori affidati, e che nonostante il regolamento preveda l’erogazione del contributo ad inizio anno, risultano saldati solamente i contributi fino al 2009; Chiedo di conoscere i motivi che hanno impedito di procedere a delle anticipazioni di cassa, rispetto all’erogazione degli specifici finanziamenti regionali, per gli anni 2010 e 2011, modalità peraltro praticata da altri comuni, così da evitare una spiacevolissima e imbarazzante situazione nei confronti di chi ha compiuto un gesto di generosità e profondo altruismo, nel solco di quella “sussidiarietà orizzontale” spesso invocata ma mai pienamente valorizzata, o come in questo caso addirittura assurdamente penalizzata”.