Un decreto ingiuntivo di oltre un milione e settecentomila euro per i pasti forniti alle scuole di Anzio e mai pagati. La cooperativa Solidarietà e lavoro batte cassa e in attesa della pronuncia del Tar sull’annullamento dell’aggiudicazione – prevista per domani – ha presentato il conto.
L’azienda, tra mille contestazioni, ha comunque svolto il servizio ma non ha mai preso un euro. Tra l’altro dopo l’affidamento dell’appalto non è mai stato sottoscritto un contratto tra Comune e società, quindi anche fare delle contestazioni diventava un optional. Morale? Ora il Comune è chiamato a pagare: i servizi ottenuti, oltre interessi e tutto il resto.
Una “tegola” per l’amministrazione anziate, già alle prese con difficoltà finanziare rispetto alle disponibilità di cassa e che per le mense ha incassato pochissimo, poiché i bollettini sono stati consegnati praticamente a fine anno scolastico e con un sistema superato da tempo: la consegna negli zaini dei bambini.
Resta da capire, intanto, chi gestirà il servizio a partire dal nuovo anno scolastico: se la stessa Solidarietà e lavoro sulla base del precedente affidamento o se un’altra azienda dopo l’avviso pubblico per la gestione di un anno, seguito all’annullamento della procedura di gara.