Anzio Pd: “Il bilancio comunale presenta palesi e gravi rischi di illegittimità”

I consiglieri del PD pur partecipando al dibattito hanno deciso di non prendere parte alla votazione del bilancio preventivo 2015 in quanto l’intero iter di approvazione di questo importante atto presenta palesi e gravi rischi di illegittimità

La serie enorme di inadempienze sono oggetto di apposito atto di diffida stragiudiziale che i consiglieri del PD hanno formalmente inoltrato al Segretario Comunale richiamando la sua attenzione sulla indifferibile necessità di rimuovere i vizi riscontrati.

Ulteriori e paradossali irregolarità sono emerse nel corso del Consiglio Comunale durante il quale in particolare abbiamo appurato e dimostrato che la documentazione trasmessa ai consiglieri comunali era altra rispetto a quella componente il bilancio e riportava dati diversi. In particolare:

del piano finanziario della Tari esistono tre versioni, quella dell’assessore all’ambiente, quella dell’assessore al bilancio e quella inviata ai consiglieri;
il piano triennale delle opere pubbliche illustrato dall’assessore competente è diverso da quello inserito nella relazione trasmessa ai consiglieri;
dell’intera relazione illustrativa del bilancio sono approdate in consiglio comunale due diverse versioni, quella in possesso della Giunta e quella inviata ai Consiglieri;
esistono forti dubbi che gli atti esaminati dai revisori dei conti siano gli stessi votati in consiglio che per quanto compreso sono stati perfezionati solo nell’imminenza della seduta.
In presenza di violazioni abbiamo deciso che il nostro voto, anche se contrario, avrebbe di fatto legittimato procedure e condotte che invece vogliamo in tutti i modi contestare anche ricorrendo nelle opportune sedi ove possibile e necessario.

Abbiamo inoltre rilevato che:

questa volta la cronica mancanza di trasparenza è stata contestata non solo dai Consiglieri Comunali ma anche dai Revisori dei Conti che con nota n.22264 del 9/6/2015 esprimevano parere non favorevole alla verifica dei residui attivi e passivi denunciando le medesime irregolarità.
i dubbi più volte da noi denunciati, sull’entità ed esigibilità dei residui passivi e attivi, si sono confermati in certezza con il parere non favorevole dei Revisori dei Conti espresso in data 13/07/2015 che già avevano rilevato in sede di approvazione del consuntivo 2014 forti perplessità… “a riguardo della concreta esigibilità delle singole partite si ritiene necessaria successivamente una costante verifica per i crediti relativi alle tariffe per la raccolta dei rifiuti solidi urbani (Tarsu, Tia, Tares e Tari)”. In merito ai residui passivi (la cui obbligazione è certa) l’amministrazione ha operato con minori impegni di spesa che hanno causato minori servizi per i cittadini e di qualità scadente come abbiamo potuto constatare nell’anno 2014 per il servizio della raccolta differenziata, del servizio di refezione scolastica e dei servizi sociali.
i Revisori dei Conti certificano a pag. 4 della loro relazione che il riaccertamento dei residui a base del bilancio non è stato ancora eseguito e solo al suo esito potrà certificare il reale avanzo di amministrazione. Il dirigente preposto ha confermato che il riaccertamento è da eseguire di nuovo specie per quanto attiene i residui attivi. Di fatto i numeri del bilancio sono nella migliore delle ipotesi presunti.
sul capitolo turismo-cultura sport, a fronte dello sbandieramento continuo della vocazione turistica della nostra città ci sono due sole cose: i pochi spiccioli (107.000 euro e naturalmente neanche l’ombra di un euro in c/capitale) per sagre, feste e fuochi pirotecnici e l’arroganza e maleducazione con cui il Presidente del Consiglio ha troncato l’intervento del consigliere Mingiacchi, l’unico in cui si fornivano suggerimenti validi per la programmazione necessaria allo sviluppo del settore;
per l’area servizi sociali di significativo si registra solo la necessità di trasferire al Comune di Nettuno (ora capo fila nei Piani di Zona) la cifra di circa 4,8 milioni di euro relativi ad una serie di progetti per lo più mai avviati, con il pericolo molto fondato di mandare in perenzione questi fondi. A questo si aggiunge la mancata costituzione del consorzio previsto nel settore sociale per la acquisizione di fondi e progetti in essere;
il servizio di raccolta differenziata, che doveva essere il fiore all’occhiello di questa amministrazione e si sta trasformando in incubo per i cittadini che vengono chiamati a pagare cifre sempre più folli (ma non si doveva risparmiare con la raccolta differenziata?) con risultati pessimi in termini di servizio sia in periferia che in centro, con la stagione estiva ormai avanzata e cumuli di immondizia a dare il benvenuto all’incredulo villeggiante. Sindaco e Assessori millantano una riduzione della tariffa ed un risparmio di spesa. Con l’esame di pochi numeri che ci è stato possible conoscere abbiamo dimostrato che invece la spesa è aumentata e che la riduzione della tariffa è un bluff poichè deriva solo dall’eliminazione del 5% per accantonamenti che verranno comunque reinseriti nel bilancio attraverso il Fondo Crediti di dubbia esigibilità. Come si legge molto chiaramente nella relazione dei Revisori, circa 4,3 milioni di euro solo per garantire i mancati incassi della Tari il che significa che questa amministrazione riesce a perdere un terzo di quanto dovrebbe incassare e riversa il mancato incasso su quelli che pagano abitualmente;
il servizio mensa scolastica è un altro buco nero di questo bilancio che, oltre alla qualità del cibo, alle lotte intestine tra le ditte appaltatrici e difficoltà tecniche a far pagare le rette con indubbio danno per le casse comunali e giuste richieste della ditta fornitrice per i crediti vantati, vede stralciare un terzo delle programmate entrate come crediti di dubbia esigibilità. In conclusione la copertura della spesa di questo servizio non arriva al 15%;
la sicurezza altro tema molto amaro, in campagna elettorale dal centro destra di Anzio si è arrivati a promettere l’assunzione di 100 nuovi vigili. Non si vede traccia esplicita in bilancio di alcuna attenzione su un tema cosi importante. Continuiamo a non capire che fine hanno fatto le videocamere installate e i vigili sono arrivati ad avviare vere e proprie vertenze sindacali nella speranza di essere ascoltati su come contribuire a migliorare una situazione ormai insostenibile;
sul tema delle Partecipate la grande promessa/farsa di questa amministrazione che ad oggi consegna ai cittadini di Anzio una società, la Capodanzio spa, subissata di debiti e con il forte sospetto che si prepari il passaggio della titolarità al socio privato, ovviamente senza accollo dei debiti che rimangono in capo ai cittadini. La relazione al bilancio sbandiera una riduzione di costi di gestione di poche migliaia di euro e non cita un impegno di spesa di oltre 500 mila euro per garantire la banca rispetto all’indebitamento assunto dalla società. Manca un impegno di spesa per la definitiva chiusura della stessa.

“Se ci fosse sta la possibilità di agire in tempo e con cognizione di causa, – dice il consigliere Andrea Mingiacchi– che sta a significare se avessimo avuto tutta la documentazione prevista per affrontare uno studio critico e propositivo per il Biliancio di previsione, certamente avremo proposto diversi emendamenti, ad esempio sulla cultura ed il turismo, due voci importanti del bilancio, del tutto trascurate in questa città e da questa amministrazione, che vede la prima come intrattenimento dei villeggianti estivi, l’altra come azione da delegare alla buona volontà dei singoli. Per noi invece Cultura e turismo sono assi centrali per lo sviluppo del territorio, e necessitano di investimenti e della guida di un progetto ed un programma che spinga la nostra cittadina a risorgere dalle macerie prodotte in questi ultimi venti anni”