Carta vince, carta perde. Silenzi e soldi all’associazione in tempo di record

Carta vince, carta perde. Silenzi e soldi all’associazione in tempo di record

https://giovannidelgiaccio.wordpress.com/2015/08/01/carta-vince-carta-perde-silenzi-e-soldi-allassociazione-in-tempo-di-record/

Pompeo Savarino e Luciano Bruschini

Una domanda semplice semplice per il segretario generale del Comune di Anzio, Pompeo Savarino: quali atti ufficiali resteranno negli archivi del Consiglio dei giorni scorsi sul bilancio?

Domanda dalla quale ne derivano una serie. Quale piano finanziario dei rifiuti è stato votato, ad esempio, quello che aveva l’assessore all’ambiente, quello del suo collega al bilancio o quello dato ai consiglieri comunali? Ah, cosa succederà con i debiti fuori bilancio già inseriti nel piano ma non votati perché privi del parere dei revisori? E se quella cifra cambia, si rivota il piano stesso?

Ancora: il piano triennale delle opere pubbliche, qual è? E quale versione della relazione di bilancio è agli atti della seduta: quella della giunta o quella dei consiglieri? Speriamo che voglia illuminare noi, ma prima ancora il Prefetto, su quanto non si era mai visto nell’assise civica di Anzio. Perché il segretario è notaio della seduta, è come se andiamo a comprarci casa e le particelle che abbiamo noi sono diverse da quelle del venditore e differiscono entrambe da quelle di chi redige l’atto. Per piacere! Carta vince-carta perde all’ennesima potenza .

Il Pd aveva presentato una diffida che è stata ignorata e prepara una battaglia legale com’è stato annunciato ieri in conferenza stampa. A muovere critiche al bilancio è stato anche Danilo Fontana, nel corso dell’incontro con i giornalisti Maria Teresa Lo Fazio ha sottolineato come l’emendamento vero al bilancio sarebbe quello di “rifarlo completamente”. E non ha torto, se immaginiamo che abbiamo scoperto dal dirigente dell’area finanziaria che i conti sui residui passivi riaccertati non “tornavano” tra i documenti del Comune e quelli consegnati ai revisori per 18 milioni di euro. Se scopriamo che all’inizio della loro relazione gli stessi revisori affermano che il Comune dovrà rifare tutto…. Dopo aver messo nero su bianco che di fatto i revisori non sanno leggere (si veda delibera 64 del 16 luglio) nel corso del Consiglio il dirigente dell’area finanziaria Franco Pusceddu ha provato a dire che hanno sbagliato il verbo, salvo ammettere poi che residui, avanzo e via discorrendo vanno rifatti…

In tutto questo se è normale che l’opposizione faccia il suo mestiere (almeno una parte dell’opposizione, l’altra è apparsa di lotta e di governo) stupisce che i nuovi consiglieri di maggioranza non siano assaliti dai dubbi. Uno capisce Renato Amabile o Gianfranco Tontini, stanno lì da una vita, hanno rapporti ferrei e di amicizia con il sindaco, è comprensibile il silenzio di chi non ha mai spiccato per loquacità, da Perronace a Succi, ma nemmeno di fronte a documenti in contrasto fra loro una Piccolo, una Fontana, un Millaci, un Campa, sentono il dovere di dire: “Ok, c’è un errore, mettiamo a posto le carte e rivediamoci tra una settimana?” Cosa temono, di andare a casa? Non vivono di politica, quale sarebbe il problema? No, silenzi…

Ma deve essere l’aria del Comune, diciamolo, perché negli ultimi 25 anni c’è stato un solo neo eletto a creare problemi alla sua stessa maggioranza: Candido De Angelis, nel ’90, spina nel fianco dell’allora Dc. Nemmeno allora – lo può testimoniare Bruschini che era sindaco – le carte erano così sballate su un bilancio. E non c’era il 3.0….

O forse c’è un Comune che resta nella confusione perché poi il sottobosco funziona a meraviglia. Pazienza relazioni e conti sballati, che importa dei revisori… Basta andare avanti, avere la sagra, la coop che lavora, il service agli amici e via discorrendo. Perché parallelamente c’è un ente efficientissimo.

La festa a Lavinio? Va benissimo, ci mancherebbe. Mentre Andrea Mingiacchi si spertica a cercare di fare un discorso generale sul turismo, sui soldi a pioggia che potrebbero essere convogliati in iniziative di qualità e di respiro nazionale, ecco spendere 5.490 euro. E che saranno mai…

L’efficienza, allora: la richiesta arriva in Comune il 23 luglio, la determina che impegna la somma è del 25. Rapidità unica, mentre i pareri dei revisori arrivano ma si protocollano cinque giorni dopo, le note della Asl sugli alberghi spariscono, come i pareri sulle incompatibilità degli assessori.

Ci saranno tempi simili per ogni associazione che chiede? Chissà. Qui una di quelle che ha organizzato la festa è l’Eco delle periferie che com’è noto è molto vicina al consigliere Antonio Geracitano, il quale compare in bella mostra sulla pagina facebook della stessa, non vogliamo credere che tanta rapidità sia dovuta a questo.

Torniamo all’inizio: segretario, è tutto regolare?