Altri 240.000 metri cubi di cemento e la preoccupazione del Psdi per le conseguenze di un piano regolatore “sciagurato”. Ad esprimerle è il segretario Paride Tulli, a seguito della presentazione all’ufficio tecnico di Anzio del piano plano volumetrico della convenzione Puccini, “per intenderci – spiega Tulli – il mega quartiere che dovrebbe sorgere di fronte Tor Caldara. Sono quarant’anni che ci provano e stavolta potrebbe essere la volta buona, per carità tutto regolare e previsto dallo sciagurato piano regolatore approvato nel 2002 dalla maggioranza di Candido De Angelis. 240.000 metri cubi di “alberghiero”, ovvero tutti alberghi sulla collinetta che fronteggia la riserva di Tor Caldara sulla Ardeatina per ospitare non si sa chi, vedi la convenzione Federici anch’essa con mega albergo incluso rimasta ovviamente sulla carta. Indiscrezioni parlano di una società in affanno che vorrebbe al più presto realizzare con l’approvazione del piano per poi cedere al miglior offerente e già un via vai di noti palazzinari locali fanno la fila in quel di Villa Adele. Neanche la crisi ferma più gli speculatori, addirittura si racconta di qualche assessore preso a fare incetta di terreni vincolati a due soldi sicuro di sbloccarli in una futura amministrazione. In fondo questa è la stessa maggioranza che ha classificato a suo tempo i ruderi di Nerone “verde pubblico” e non zona archeologica, per questo viene la pelle d’oca a pensare alle cubature già previste sia dentro l’ospedale militare che Villa Albani nella speranza che Bruschini mantenga la promessa fatta in consiglio di cancellarle entrambi dal piano regolatore”.