Sel: “Da un’assessore alle politiche del territorio uno si aspetterebbe una formazione da ingegnere, architetto, biologo, naturalista….non da agente immobiliare. È come incaricare cacciatore di difendere una specie in via d’estinzione”.
Pioggia di critiche dopo la presentazione all’ufficio tecnico del Comune di Anzio del piano volumetrico della convenzione Puccini. A sparare a zero sull’ennesima colata di cemento sul territorio di Anzio, pensata dall’ammnistrazione Bruschini, è il Circolo locale di Sel. “Quando pensi che nella gestione del territorio di Anzio l’amministrazione abbia toccato il fondo, vedi riuscire fuori il progetto di edificazione della “tenuta Puccini” e capisci che si stanno armando di pale e stanno ricominciando a scavare per arrivare più in basso– scrive Luca Brignone a nome del circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Anzio- 240.000 metri cubi di cemento in una delle pochissime aree che ha resistito alla distruzione di uno dei comuni più edificabili d’Italia, quella di fronte alla riserva naturale di Tor Caldara. Tutto secondo il piano regolatore fanno sapere. Lo stesso piano (voluto dall’allora sindaco De Angelis, e che oggi qualcuno dalla memoria breve rimpiange) che ci ha lasciato in eredità una città preda della speculazione e del riciclaggio, ricoperta dagli scheletri di villette incompiute perché invendute e invendibili, mal distribuite e senza collegamenti. Un PRG che ostacola l’aggregazione e favorisce l’alienazione, rende difficile e troppo onerosa la gestione dei servizi come la manutenzione stradale, il servizio idrico e la raccolta porta a porta, perché caratterizzato da bassa densità (non alta come molti sostengono!).– continua- Lo stesso PRG che, tra l’altro, è impossibile trovare sul sito del comune, insieme alla programmazione pluriennale delle opere pubbliche e alle informazioni ambientali, violando così il DL Anticorruzione 33, articoli 38, 39 e 40! Sul sito del comune, però, è possibile trovare un informazione interessante, cioè il curriculum vitae dell’assessore Attoni. Certo non è una laurea a qualificare una persona, ma da un’assessore alle politiche del territorio uno si aspetterebbe una formazione da ingegnere, architetto, biologo, naturalista….non da agente immobiliare. È come incaricare cacciatore di difendere una specie in via d’estinzione! –conclude l’esponente di Sel Anzio– Che sia “solo” incompetenza o anche mala fede è impossibile dimostrarlo a priori, ma è certo che questi processi di distruzione sono irreversibili e i cittadini di Anzio devono saperlo: se tutti fossero consapevoli di cosa comportano, questa amministrazione non durerebbe un giorno di più”.