La 7, le grotte di Nerone e le cassandre inascoltate

Con quanta amarezza abbiamo assistito alla proiezione del servizio di documentazione dello stato di degrado permanente della spiaggia delle Grotte di Nerone, trasmesso su La 7 il 26 agosto u.s.

Dopo la campagna de “I luoghi del Cuore”, partita l’anno  scorso, e i cui esiti non sono ancora noti (dovrebbero essere pubblicati ad ottobre) e la collaborazione del nostro Comitato con il 3° Istituto Comprensivo di Anzio per l’adozione del sito delle Grotte di Nerone, conclusasi a giugno 2015, quest’estate il nostro Comitato non ha messo in campo ulteriori iniziative di rilievo, né di valorizzazione, né di denuncia. A dimostrazione però del fatto che evidentemente la situazione non è migliorata da quando abbiamo iniziato la nostre attività (più di due anni fa) in questi giorni anche una rete nazionale come La 7, stimolata da uno storico dell’arte che ben comprende il pregio di quei luoghi, porta all’attenzione del pubblico italiano il caso emblematico del sito archeologico neroniano. Dobbiamo dire che ciò che più ci ha colpito, oltre all’inciviltà delle persone, che abbandonano rifiuti sparsi in un posto così bello e all’incuria del Comune, che non adempie alla rimozione con la necessaria tempestività (anche qualora fossero “portati dalle mareggiate”), è stata da una parte l’insipienza dei bagnanti che ignorano completamente la rilevanza storico-archeologica del posto in cui si trovano e non dimostrano alcuna curiosità in tal senso, e dall’altra l’ipocrita meraviglia della soprintendente che ha ricevuto segnalazioni sullo stato di rischio e degrado del sito (anche per i crolli più volte citati nel servizio) da noi stessi fin dall’inizio della nostra attività. Chiaramente la situazione ha una sua evidenza intrinseca, e non è servito che il Comitato richiamasse l’attenzione dei media sul fatto perché raggiungesse una portata nazionale. Per questo rilanceremo al più presto le nostre attività in un’assemblea pubblica in cui condivideremo il progetto in corso di approvazione presso il FAI per la campagna “I luoghi del cuore”. Inoltre metteremo in campo ulteriori iniziative formative ed educative che facilitino la crescita di consapevolezza fra la cittadinanza e  i turisti frequentanti la spiaggia delle Grotte del valore inestimabile dell’area che è ben più di un arenile su cui piantare un ombrellone. Inoltre continueremo a sollecitare le istituzioni e la prima che andremo nuovamente a tampinare, visto il suo stupore, sarà proprio la soprintendente, perché sì, responsabile per la pulizia del sito è senz’altro il Comune, ma la soprintendenza ci deve ancora spiegare perché ha reputato l’urgenza della realizzazione del braccio di cemento armato che si immette con violenza paesaggistica notevole fra le onde che lambiscono i resti del porto neroniano (urgenza per la quale il molo di cemento non è stato sottoposto alla Valutazione d’Impatto Ambientale) e ha del tutto trascurato l’urgenza di interventi a sostegno della falesia che annualmente crolla in alcune parti portandosi dietro pezzi di Villa. Ancora torneremo ad interrogare la Regione Lazio, che si era impegnata ad un sopralluogo per rendersi conto dell’improponibilità del manufatto realizzato dall’ARDIS “a protezione” del molo neroniano e mai completato perché la ditta incaricata ha ricevuto un’interdittiva antimafia. Infine, pur ringraziando settori dell’Istituzione comunale, come il Museo Civico Archeologico che ha instancabilmente sostenuto la campagna de “I luoghi del cuore” e che da sempre  è parte attiva e proponente di iniziative di promozione culturale e sensibilizzazione affettiva dei cittadini nei confronti dei beni archeologici anziati, ed in particolare della Villa Imperiale e delle Grotte, e che ha steso con noi il progetto che il Comune ha presentato al FAI, non possiamo che rimanere basiti di fronte alla pochezza della risposta fornita dall’Assessore Placidi alla stampa ed alla latitanza del Sindaco Bruschini risultato irraggiungibile dal giornalista de La7 e poi uscito con spiegazioni banali  in un’intervista appena pubblicata sul giornale locale il Granchio. Vogliamo ricordare che il 27 settembre 2013 è stato approvato all’UNANIMITÀ dal Consiglio Comunale un ordine del Giorno con impegni precisi per la tutela e salvaguardia dell’area, rimasto lettera morta con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti sia in materia di decoro sia sul piano della credibilità delle Istituzioni e dell’intera classe politica.  Faremo in modo che d’ora in poi siano coinvolte testate nazionali quando saranno presentati interventi organici e rilevanti di valorizzazione, cura, promozione e sensibilizzazione. Faremo in modo che tali interventi avvengano di concerto fra le istituzioni preposte col fine prioritario di  dare il giusto rilievo al ruolo di  Anzio come meta di un turismo culturale di qualità. In un simile contesto il nostro plauso e la nostra collaborazione saranno pieni e convinti. In assenza di segnali del genere continueremo a esercitare tutto il senso critico che la coscienza ci detta“.

Anzio, 02 settembre 2015

Il Comitato per la tutela e valorizzazione delle Grotte di Nerone e per l’istituzione del Parco Archeologico Marino della Villa Imperiale