Spunta il nome di Italo Zucchini, figlio del vicesindaco di Anzio Giorgio Zucchini, nel progetto dell’impianto biogas che dovrebbe essere realizzato in località Sacida Padiglione. Porta la firma del giovane ingegnere, infatti, la relazione tecnica e descrittiva del progetto commissionato dalla Green Future srl di Roma. Sfogliando le pagine del documento definitivo – la data è di agosto 2014 – si scopre che è il progettista Italo Zucchini ad aver steso la linea per il “trattamento di 55.000 tonnellate annue di frazione residua da r.d. con recupero di materia”. La realizzazione dell’impianto in questione è prevista, per l’esattezza, in via Antonio De Curtis, zona Cinque Miglia. Un capannone di 9000 metri quadrati per la produzione di gas combustibile ricavato dal trattamento di rifiuti organici, alle spalle del Multisala Lido, lungo un’area di 34mila metri quadri. Una relazione geologica, una paesaggistica e una sull’impatto ambientale, tra l’altro con più di qualche “svista”. Nel documento di impatto ambientale si cita ad esempio la vicinanza con l’autostrada A1, evidente errore da copia incolla, e si sostiene che “l’impianto gestisce già rifiuti e presenta già un traffico veicolare”. In una delle mappe della relazione geologica – altro errore – il sito viene indicato con un grosso punto rosso situato a Terracina invece che ad Anzio. Semplici sviste o il progetto doveva essere redatto il prima possibile?