Continua a far discutere la politica il caso della consigliera Comunale di Nettuno, accusata di curruzione dalla Procura della Repubblica di Velletri relativamente all’incarico di dirigente del settore urbanistica del comune di Pomezia. Mentre le forze politiche presenti nell’assise consiliare di Nettuno hanno preferito glissare sull’argomento esprimendo una generica solidarietà al consigliere dell’API, Anna Ferrazzano, le forze della sinistra nettunese non presenti in consiglio comunale hanno assunto una posizione più netta in merito. «Gli arresti domiciliari ai quali è stata messa la consigliera Anna Ferrazzano sono un segnale molto negativo per l’immagine della nostra città» Dichiara Valerio Bruni, segretario di Rifondazione Comunista di Nettuno, che aggiunge: «le accuse di corruzione, riguardanti la sua attività come dirigente all’urbanistica del Comune di Pomezia, non possono e non devono passare inosservate. Sembra di rivivere un vecchio incubo che pensavamo ormai passato: la presenza tra i banchi del Consiglio Comunale di persone che vengono raggiunte da provvedimenti dell’autorità giudiziaria. È chiaro ed evidente che fino a quando la magistratura non pronuncerà un verdetto non saremo noi a condannare, perché non è un compito che spetta ad un partito politico. Data la situazione però non possiamo esimerci dall’invitare chi oggi governa Nettuno a prendere al più presto una posizione chiara e netta». «La cultura della legalità e il principio della trasparenza dell’azione amministrativa – aggiungono – devono essere oggi riaffermati con forza dall’attuale maggioranza, eletta proprio in nome della discontinuità con le gestioni piratesche del centrodestra che hanno portato Nettuno al disastro politico, economico ed amministrativo. I principi scritti nel codice etico che nel 2008 abbiamo proposto al centrosinistra locale tornano oggi più attuali che mai. Quanto accaduto dimostra che non era poi così sbagliato escludere dalle liste elettorali chi aveva fatto parte delle giunte a guida di Vittorio Marzoli. Siamo altresì convinti che per correttezza e per rispetto verso le cittadine e i cittadini, Anna Ferrazzano debba lasciare l’incarico di Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Nettuno. Ci sembra un atto dovuto nei confronti della comunità, in un momento in cui la consigliera si
trova al centro di un indagine». Anche Sinistra Ecologia Libertà è intervenuta in merito con la Coordinatrice Francesca Tammone: “I fatti degli ultimi giorni hanno dimostrato che avevamo ragione quando alle ultime elezioni comunali chiedevamo il codice etico. In questi giorni un esponente del partito di Alleanza per l’Italia, consigliere comunale a Nettuno, è stata arrestata con l’accusa di corruzione. Fatte salve le garanzie previste per ogni cittadino riguardo al giudizio ed alla giustizia- aggiunge la Tammone– questo dimostra che, certi personaggi, che già avevano governato con le passate amministrazioni di centro destra non andavano inseriti nelle liste e ricoprire ruoli nelle amministrazioni di centro sinistra”.