Continuano le convulsioni all’interno della maggioranza che regge Anzio. Ormai la solidarietà e l’unità che la sosteneva dopo la vittoria elettorale del 2008 non c’è più, e per reggersi in piedi il Sindaco Bruschini ha dovuto concedere l’importante Assessorato all’Urbanistica a chi come Attoni era candidato Sindaco contro di lui. Ci domandiamo quale coerenza può dimostrare un personaggio come Attoni che in campagna elettorale apostrofò Bruschini come il rappresentante della conservazione e del vecchiume, ora che siede in Giunta accanto a lui. Chissà quali sono state le motivazioni di un simile atto. È da questi fenomeni di trasformismo che i cittadini arrivano a detestare la vita politica, ritenendola legata solo a biechi interessi di bottega senza nessun interesse per la cura del bene comune.
L’intero centrodestra è attraversato da spaccature insanabili e ci stupisce che l’Udc mostri ancora fedeltà al Sindaco, non richiedendo neanche in questa fase assessorati di rilievo. Ma sull’Udc incombe l’ombra del Senatore De Angelis pronto a gettarsi nella prossima contesa elettorale come candidato a sindaco. Sarà difficile allora per i centristi sottrarsi alla costruzione del Terzo Polo anziate col Fli abbandonando il Pdl del “tradito” Bruschini. Vengono ormai a galla gli esiti di vent’anni di devastazioni territoriali e politiche, in cui il vero collante per il centrodestra è stata l’occupazione del potere e il clientelismo. La lettera dell’ex vice- sindaco Garzia che illustra in che modo è stato cacciato da quello che era il suo Sindaco lo dimostra abbondantemente. Si parla di ricatti, minacce, colpi bassi degni di un gangster movie; mentre il territorio viene devastato dal cemento, migliaia sono le case vuote e invendute, volute dal Prg e la città così ridotta perde ormai la sua importante vocazione turistica. Ci domandiamo tra l’altro dove era lui quando questo avveniva. Nel frattempo sono ormai passate quasi due settimane da quando il nostro Consigliere Colantuono insieme al consigliere De Micheli del Pd e ad altri hanno chiesto un consiglio comunale per discutere del Piano casa, chissà se gli amministratori troveranno il modo di soddisfare questa richiesta, obbligati tra l’altro dalla legge ad accoglierla entro 20 giorni.
Dicevamo la settimana scorsa che ormai la maggioranza di Anzio è stracciata come la bandiera che sventola malinconica in Piazza Lavinia, ma quella immagine simboleggia ormai la città nel suo complesso, ormai smembrata dalle logiche predatorie di coloro che per fare i propri interessi non esitano a gettare i propri concittadini nel fango e nell’ignominia.
Se ne vadano, per cortesia, non ne possiamo più!
Ufficio Stampa e Comunicazione
Circolo “Ernesto Che Guevara” Anzio