Le grotte di Nerone alla 7° edizione dei luoghi del cuore

Resta aperta anche la questione della rimozione del molo i cui costi sono ancora troppo elevati 

IMG_20151027_193455 iluSi è svolta ad Anzio l’assemblea pubblica organizzata dal Comitato per la tutela della Villa e delle Grotte di Nerone. Sono intervenuti: Chiara Di Fede, Silvia Bonaventura, Francesco Silvia e Claudio Tondi. Tra le questioni all’ordine del giorno: il molo in cemento antistante alle Grotte di Nerone, il progetto “Grotte del mio cuore” presentato alla 7ª edizione de “I Luoghi del Cuore” e le condizioni attuali del complesso archeologico.
Nel suo intervento Chiara Di Fede ha sottolineato come il lavoro per la costruzione del molo sia stato avviato bypassando la procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), perché classificato come “urgente”; ovvero, come un provvedimento necessario da attuarsi immediatamente a difesa dei resti dell’antico porto neroniano, per cui, data l’emergenza della situazione, si poteva aggirare la VIA. In seguito è emerso, però, che la realizzazione del manufatto in cemento non doveva essere solo funzionale alla protezione del reperto, ma anche al progetto del nuovo porto e che, al contrario di quanto si potrebbe fare, era stato costruito ad una distanza inferiore ai 150m dal sito archeologico. Ma i costi per la rimozione del molo sono ancora troppo elevati e la questione rimane aperta. Per quanto concerne i crolli che hanno interessato la Falesia tra l’ottobre 2013 e il febbraio 2014, il Comitato aveva fatto domanda per un piano d’intervento per la messa in sicurezza dell’area che ad oggi risulta avviato. Silvia Bonaventura ha illustrato le linee principali del progetto “Grotte del mio cuore”, accolto dal sindaco di Anzio e presentato dal Comitato nell’ambito della settima edizione de “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI (Fondo Ambiente Italiano). Scopo dell’iniziativa è quello di valorizzare le Grotte di Nerone e stimolare il senso di appartenenza della comunità locale alle testimonianze archeologiche, nonché promuovere interventi tecnici di recupero dell’area e sensibilizzare la popolazione alla conoscenza dei fatti storici. Claudio Tondi ha riferito e commentato i dati raccolti a conclusione della campagna sostenuta dal FAI. I comitati attivi sul territorio nazionale sono stati 276 e i comuni coinvolti più di 4.000. Il comitato per la tutela delle Grotte di Nerone è arrivato al 54° posto con 6.183 voti, su un totale di 20.000 concorrenti. Successivamente sono state proiettate alcune foto delle Grotte con l’auspicio che i reperti  vengano messi al più presto al riparo dal vandalismo per poi diventare attrattiva turistica e di studio. E. P.