Riceviamo e pubblichiamo
“Nuova puntata dell’urbanistica “a la carte” dell’Amministrazione comunale di Anzio: una variante che trasforma in case e centro commerciale le volumetrie destinate ad albergo a ridosso del centro sportivo comunale. Sono passati quasi cinque anni dal tentativo dell’Amministrazione allora in carica di trasformare cubature alberghiere in altre case e in un centro commerciale. Allora le iniziative dell’Associazione ”Sinistra senza Aggettivi”, l’attenzione suscitata nell’opinione pubblica e l’importante coinvolgimento dei commercianti di Anzio consigliò agli amministratori di soprassedere su tale decisione. Oggi, sperando forse in una città narcotizzata dalla palude politica della destra locale, ci riprovano. Ecco nello specifico di cosa si tratta.
A ridosso del centro sportivo comunale il Piano vigente prevede l’insediamento di una volumetria di circa 23.000 mc. nell’area nota come “Convenzione Federici” destinata ad alberghi. Tale volumetria fu inserita nel P.R.G. in sede di controdeduzioni alle osservazioni dei privati (trattasi cioè di volumetrie aggiuntive non previste dal Piano originario deliberato in Consiglio Comunale). All’epoca la giustificazione specifica di tale incremento di cubature fu che, essendo Anzio priva di valide strutture alberghiere, sarebbe stato opportuno e necessario prevederne un insediamento consistente in un’area che ben si prestava a tale scopo anche per la presenza di strutture sportive e ricreative nelle immediate vicinanze. Naturalmente coloro che si opposero a tale ulteriore carico volumetrico furono tacciati di disfattismo e di voler impedire lo sviluppo della città. Oggi si scopre il bluff: la destinazione ad alberghi era solo un paravento per ottenere l’inserimento nel Piano di nuove cubature residenziali e commerciali altrimenti impossibile! Una variante dei privati in tal senso è stata fatta propria dall’Amministrazione comunale e presentata recentemente in Commissione Urbanistica Consiliare avviandone così l’iter di approvazione. Scompare quindi totalmente la previsione di alberghi, al loro posto centinaia di case e un centro commerciale cioè esattamente ciò di cui Anzio non ha bisogno essendone satura ma che sono un gran regalo alla rendita dei privati in quanto sicuramente più remunerative dal punto di vista strettamente speculativo. Va inoltre denunciato con forza che la realizzazione di ulteriori strutture commerciali di grandi dimensioni a ridosso del centro cittadino significherebbe anche il definitivo affossamento delle attività commerciali del centro con un ulteriore depauperamento della qualità della vita dello stesso. Dopo il tentativo della variante mascherata dell’operazione “Puccini”,cioè di spalmare cubature sul verde della “Vignarola” , un altro piatto indigesto dell’allegra gestione dell’urbanistica di Anzio da noi più volte definita “a la carte” cioè adattabile e adattata alle convenienze e ai desiderata di questo o quel personaggio da ripagare in qualche modo per gli interessi convergenti nel centro destra che sgoverna Anzio. Stupisce l’assordante silenzio delle forze di opposizione presenti in Consiglio Comunale di fronte ad un’operazione così sfacciata e dannosa per l’economia cittadina in particolare del centro. Il vasto movimento costruito in questi giorni intorno alla vicenda Puccini dimostra invece che la città sta riacquistando sensibilità e attenzione intorno al suo futuro e si ristringono sempre più i margini di chi pensa di esserne il padrone indiscusso. Operazioni così avventate sanno di clima da fine impero e, di fronte al possibile crollo di un sistema di potere, si cerca di chiudere in fretta più operazioni possibili. Lanciamo perciò un appello ai cittadini, alle associazioni e in particolar modo ai commercianti di Anzio perché, come in passato, questo ulteriore scempio contro il territorio e l’economia cittadina possa essere stoppato definitivamente. Per i commercianti si tratta di sopravvivenza. La realizzazione di un ulteriore grande centro commerciale a ridosso del centro Anteo sarà la morte definitiva dei negozi del centro e la fine anche del centro cittadino che quei negozi rendono vivo e vivibile. L’Associazione “Sinistra senza Aggettivi” intraprenderà nei prossimi giorni ogni iniziativa utile a costruire un vasto movimento di opposizione al progetto su accennato, affinché, qualora dovesse approdare in consiglio comunale per l’approvazione, possa trovare una risposta negativa in particolare dalle forze di opposizione oggi silenti e silenziose”.
Enzo Toselli
Resp. Urbanistica dell’Associazione “Sinistra senza Aggettivi”