Avvisi di accertamento Tares 2013, le “dapranate” di Anzio

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di un cittadino
villa_sarsina_fronte_anzio3“A seguito della segnalazione di un cittadino, che aveva contattato Vittorio Gallai, presso l’ufficio di Cittadinanza Attiva relativa al ricevimento in data 08/01/2016 tramite raccomandata di un Avviso di Accertamento d’Ufficio, che recitava: “Visto i risultati dell’incrocio delle Banche Dati informatiche, Agenzia Territorio, Agenzia Entrate, Camera di Commercio” è invitato a pagare i rifiuti solidi urbani relativi all’anno 2013, come promesso voglio ragguagliarvi su questa ulteriore “vessazione” di un Ufficio Tributi e contemporaneamente mettere in guardia chi ricevesse tali tipo di Raccomandate di controllare innanzitutto il possesso di un Bollettino di Pagamento per l’Acconto TARES, ma soprattutto il Pagamento dell’ F24 del Saldo TARES 2013. La irresponsabilità di questo Ufficio Tributi, che non è nuovo a “errori di scarso o nessun controllo”, è che si serve di un Fornitore esterno, MERCURIO SERVICE, ormai da anni in pianta stabile al Comune di Anzio, a cui ha affidato il compito dei cosiddetti “incroci” di varie Banche Dati (come si legge nella Raccomandata), ma ha anche colpevolmente abdicato al controllo di doppia verifica del risultato dell’incrocio del Fornitore, la cui funzione è e deve essere responsabilità specifica dell’Ufficio Tributi. Inoltre è stata commessa un’ulteriore irregolarità, il Database dei Dati Sensibili dei Contribuenti, senza alcuna autorizzazione da parte dell’Utente e quindi contro alla Legge sulla Privacy, è stato non solo messo nelle mani di un Fornitore esterno, ma ha lasciato a quest’ultimo la possibilità della relativa libertà di aggiornamenti, manipolazioni e aggiornamenti. Inoltre già dal numero di Raccomandate di un Avviso di Accertamento (che definire “fasullo” è un complimento!!), in mio possesso o a mia conoscenza e di cui vi sono le prove fisiche che il Pagamento era stato regolarmente effettuato, porta a considerare che da un lato c’è in circolazione un congruo Numero di Avvisi da definire “pazzi” e che la grossa mole di questi Accertamenti, a mezzo Raccomandata, è stato solo un ulteriore spreco di soldi pubblici e una secca perdita di tempo prezioso gratuita nei confronti dei Contribuenti inutilmente coinvolti. Solo per statistica, quest’ultimo spreco è consistito di 56.033 Documenti, composti da 13.992 Raccomandate di Accertamenti Saldo TARES 2013, 1.197 Raccomandate di Accertamenti TIA 2010, 9021 Raccomandate di Accertamenti ICI 2010 e 31.823 Avvisi Pagamento Saldo TARI 2015 più la loro Stampa in più fogli, Imbustamento e Spese Postali, ammontante ad un Totale di Euro 37.250,47 IVA inclusa. Pertanto dal mio punto di vista, per queste 2 Irregolarità menzionate sarebbe il caso di inviarne, tramite il COMITATO TARES EQUA, tutta la Documentazione per evidenza al Garante della Privacy, alla Procura della Corte dei Conti per possibile Danno Erariale e infine all’ANAC. Information Technology Consultant 21/01/2016 Pagina 2 E tutto questo per il rispetto che si deve avere per i nostri concittadini, soprattutto quelli meno abbienti”.
Luciano Dell’Aglio