Dovrebbero essere in corso di predisposizione gli atti dell’ufficio Demanio del comune di Anzio con i quali saranno sgomberati, nelle prossime ore, gli ormeggiatori ed i circoli così come stabilito da una perentoria disposizione che la Regione Lazio ha inviato alla città neroniana. È ormai praticamente saltato il bando di gara per la realizzazione del porto mentre prende sempre più corpo, così come correttamente evidenziato dal Cda della Capo d’Anzio, la necessità di procedere con la gestione del bacino attuale e l’avvio dei soli lavori per la razionalizzazione degli spazi esistenti. All’indomani delle dimissioni del presidente D’Arpino e del dottor Pusceddu, che più volte avevano fatto notare la necessità di procedere in tal senso, sulla Capo d’Anzio pende la spada di Damocle del decreto Madia che obbligherà il Comune a vendere il pacchetto azionario di maggioranza, con la società Marinedì di Renato Marconi in prima fila per privatizzare la società. All’atto di responsabilità di D’Arpino e Pusceddu non è seguito quello di Mauro Fantozzi, ultimo componente del Cda di parte pubblica di fatto ancora in carica. Nel corso della settimana sono attese le nomine del nuovo Cda da parte del Sindaco, Luciano Bruschini, che non potrà che proseguire nella strada tracciata così come risulta dai verbali redatti nelle assemblee che si sono tenute fino ad oggi.
