Il bando per realizzare il porto di Anzio, così come più volte aveva evidenziato il Cda uscente della Capo d’Anzio, è ormai un’utopia e pertanto sarebbero state definitivamente accantonate dal sindaco Bruschini le figure del segretario generale dell’Ente, Pompeo Savarino e dell’ingegnere Alberto Noli per il nuovo Cda. È passata ormai una settimana dalle dimissioni di D’Arpino e Pusceddu e la strategia adottata dalla politica anziate sembra essere quella di prendere tempo, evitando di assumere decisioni tese a mantenere in Comune la cabina di regia per l’opera sulla quale sono state condotte e vinte ben 4 campagne elettorali. A breve tutti i nodi verranno al pettine ed il Comune sarà costretto a cedere il 61% delle azioni della Capo d’Anzio, con la società Marinedi di Renato Marconi ed una probabile altra cordata pronte a sferrare l’attacco decisivo per la privatizzazione del Porto, in barba a quanto deliberato dal Consiglio Comunale. A tal proposito si sono perse le notizie della causa, affidata all’avvocato Cancrini, per far rientrare il Comune in possesso dell’intero capitale azionario. Su quanto sta accadendo ad Anzio è calato il silenzio dell’intera classe politica ad eccezione del Pd che, quantomeno, ha chiesto la convocazione urgente di un Consiglio Comunale.