Nulla è cambiato al presidio ospedaliero di Anzio e Nettuno, dove ormai i farmaci sono insufficienti, c’è carenza di presidi medici chirurgici e dove si continuano ad utilizzare apparecchiature diagnostiche obsolete. La tac si rompe costantemente mettendo a rischio la salute dei pazienti e gli operatori sanitari vengono sempre più presi di mira dai pazienti e dai familiari ormai esasperati. Nel frattempo il caso di scabbia verificatosi nella scuola media Acqua del Turco ad Anzio ha fatto emergere le carenti misure di prevenzione che la Regione Lazio avrebbe dovuto attivare”. E’ quanto dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio. “La situazione del Riuniti di Anzio che ho constato personalmente, e più volte dalla scorsa estate, è addirittura peggiorata negli ultimi tempi. La Federazione Sindacati Indipendenti ha nuovamente scritto una nota di fuoco alla Direzione generale della Asl Roma 6 lamentando le gravose condizioni in cui è costretto a lavorare il personale ospedaliero ridotto a dover rispondere agli utenti delle mancanze e delle responsabilità che non gli competono. Per non parlare dei gravissimi disagi subiti dai pazienti, comunque ripetutamente segnalate da tutti i sindacati e dalle proteste dei cittadini che hanno firmato in migliaia una petizione che continua a rimanere inascoltata. A tutto questo bisogna aggiungere le ulteriori difficoltà che stanno nascendo dovute alla nuova riorganizzazione aziendale, in cui si rimarca notevolmente la necessità di dover assumere personale infermieristico e di medici per affrontare le emergenze. E’ una situazione inaccettabile che si riversa anche su altri settori in particolare nella prevenzione di casi di scabbia e tubercolosi dove il controllo di prevenzione da parte della Asl sembra essere una chimera ne è una dimostrazione il fatto che sono state presentate due interrogazioni al presidente Zingaretti che ancora devono ricevere una risposta”. “Nonostante le promesse è evidente – conclude Santori – che l’indifferenza dell’amministrazione Zingaretti sulle condizioni di precarietà della sanità pubblica è enorme. Nessuno scrupolo per la salute dei cittadini in un’area che soprattutto d’estate accoglie numerosi turisti. Se questa è la sanità che immaginava Zingaretti, è proprio il caso di dire che la sua fantasia sull’orrido non ha limiti”.