Mingiacchi: “La fidejussione rilasciata dal comune di Anzio a favore della Banca popolare del Lazio non è legittima”. La dichiarazione di ieri nel corso del Consiglio Comunale
“Il gruppo consigliare del PD in merito al punto 2 dell’O.d.G., nell’esprimere voto contrario a quanto proposto dall’amministrazione, chiede che sia allegata alla delibera del consiglio del 04.04.2016 e trasmessa all’Ill.ma Corte dei Conti la presente dichiarazione di voto al fine di segnalare le seguenti osservazioni. La fidejussione rilasciata dal comune di Anzio a favore della banca popolare del Lazio, come rilevato dal gruppo del Pd in precedenti dibattiti in Consiglio Comunale e come sostenuto anche dalla Corte dei Conti, non è legittima ai sensi dell’art.207 comma 2 del TUEL. La finalità della fidejussione rilasciata per pagare l’imposta di registro non può essere ricompresa nella casistica prevista dall’articolo citato. Non si spiega per quale ragione il comune di Anzio, pur avendo pagato la sua quota parte non è in possesso della necessaria liberatoria. Sorprende che l’amministrazione di Anzio ai fini della concessione del prestito di cui si fa garante, non abbia rilevato, a tutela dell’ente, la mancanza di basilari requisiti e presupposti per la concessione del prestito, in quanto la capacità di restituzione del finanziamento da parte della Capo d’Anzio non era in alcun modo documentata. E’ da ritenere che la concessione del prestito sia stata deliberata dalla banca in ragione del rilascio della fidejussione da parte del comune di Anzio ancorché illegittima. Non si comprende perché il comune di Anzio abbia provveduto senza indugio al pagamento della sua quota senza che ci sia stata una pressante richiesta da parte della banca e senza accertare il contestuale pagamento della quota da parte delbsocio. Il gruppo consigliare del PD nel ribadire il proprio voto contrario sulla delibera consigliare presentata, come già avvenuto nelle delibere del 2011 e 2014, si rimette alle valutazioni e/o atti deliberativi che la Corte dei Conti adotterà“.