Il consigliere Carmen Porcelli: “Fermate subito i lavori o i danni all’ ambiente saranno irrimediabili”
Aprilia. «C’è una sorgente che circoscrive la proprietà all’interno della quale sorge lo stabilimento della ex Yale, si chiama Sorgente della Reggia di Turno, ci sono vincoli ambientali ed idrogeologici in quella parte di territorio – siamo a Casalazzara – nella quale il 13 luglio dello scorso anni denunciai alcuni sbancamenti sospetti, eppure dopo aver verificato che da parte del privato proprietario dell’area non ci fossero alcune richieste per edificare, sembra sia la stessa amministrazione ad aver individuato proprio quel terreno come area sulla quale realizzare il depuratore a Casalazzara. I vincoli idrogeologici e paesaggistici ci sono comunque, non cambiano».
Il consigliere comunale Carmen Porcelli interviene per denunciare l’ennesimo caso di cattiva gestione e controllo del territorio nella periferia nord del territorio di Aprilia.
«Dopo aver presentato una richiesta di accesso agli atti alla Regione Lazio (la cui risposta allego alla presente mail) – scrive in un comunicato stampa il consigliere comunale Carmen Porcelli ripercorrendo l’intera vicenda – e presentato una interrogazione a risposta scritta, sulla quale è intervenuto nel consiglio comunale del 15 ottobre 2015 il vicesindaco Franco Gabriele, sembrava si potesse tirare un sospiro di sollievo sulle sorti di un’area di pregio dal punto di vista paesaggistico ad Aprilia. Anche le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa ad un giornale locale dall’assessore all’ambiente, la quale invece dichiarava che lo sbancamento era stato utile a realizzare una pedana e che la ditta che aveva presentato richiesta si occupava di rifiuti inerti, sembravano cadere nel nulla di fronte alla rassicurazione della stessa Regione secondo la quale la pratica era ferma e le richieste presentate dalla società proprietaria dell’immobile e del terreno, la Valore Reale Sgr, decadute». Invece è di questi giorni la notizia che l’amministrazione comunale non avrebbe abbandonato l’idea di realizzare all’interno della ex Yale un depuratore per servire l’area di Casalazzara. «Nell’estate 2014 – continua nel comunicato stampa il consigliere d’opposizione – il progetto sembrava di difficile, difficilissima, attuazione: il depuratore, così era stato spiegato, non era sfruttabile per via della tecnologia obsoleta, forse le vasche di sedimentazione potevano essere riutilizzate, ma tutto ciò rendeva necessario un passaggio di non poco conto, cioè l’esproprio dell’area dove insistono le vasche e il depuratore ed anche la definizione della questione relativa agli scarichi con il legittimo gestore, Acqualatina. Mi chiedo come sia possibile valutare questa possibilità senza prima aver escluso i vincoli che coprirebbero quella zona da danni e scempi ulteriori».
«Se non si abbandona questo progetto scellerato e si individua un’area diversa, rispondente alle esigenze della popolazione e del territorio, dove poter realizzare un impianto di depurazione – conclude il consigliere comunale Carmen Porcelli – si produrranno danni collaterali inestimabili. Mi rifiuto di credere che da parte di una amministrazione valga il principio del meno peggio tanto meglio. E’ stato dissipato un patrimonio, non si può pensare di agire con tanta leggerezza provocando danni anche alle attività che sorgono nelle immediate vicinanze e che, con grossi sacrifici e difficoltà, cercano di incentivare il turismo in questo territorio ».
Carmen Porcelli
Consigliere comunale Primavera Apriliana