Intervista al candidato- Iacobelli: “Liberare Nettuno dalla mafia”

13100674_10208862171780940_1412886814089850176_nUna candidatura “di progetto”, dove per progetto si intende quello di “ricominciare a parlare di valori e dare risposte di sinistra a un governo che non si comporta da centrosinistra”. Damiano Iacobelli, candidato sindaco sostenuto da due liste – Sinistra per Nettuno e Lista Iacobelli Sindaco – ci parla di Nettuno, delle sue potenzialità, delle occasioni mancate e dell’immobilismo della giunta Chiavetta che ha portato, oggi, all’esigenza di una nuova sinistra. “Nettuno è una città di 50mila abitanti, non può più essere legata a una gestione da paesetto, ci sono grosse potenzialità da indirizzare. Il nostro progetto è nato a prescindere dalla tornata elettorale – precisa Iacobelli – ci siamo incontrati, tra giovani di diversa estrazione, e abbiamo messo insieme un insieme di punti, nati soprattutto dal confronto con le persone”. Persone deluse dalla giunta Chiavetta, che ha fatto cose buone, come spiega il candidato, “come togliere la Nettuno Servizi, ma che poi ha snaturato il progetto, rendendosi troppo permeabile a qualsiasi orientamento e interesse dei politicanti locali. Tutto ciò ha bloccato l’azione amministrativa. Il governare a tutti i costi, l’imbarcare chiunque, ha portato a quello che siamo oggi, una città piena di problemi, senza prospettive”.

Su quello che ritiene il problema principale, Iacobelli arriva subito senza mezzi termini. “La criminalità organizzata condiziona questo territorio. Sono stati appena sequestrati milioni di beni tra Nettuno e Ostia e sta passando inosservato. Possibile che tutto questo non abbia ripercussioni sull’azione amministrativa? La mafia ha infiltrazioni pesanti sul litorale. Il nostro primo compito, se venissimo eletti, sarà quello di rendere il municipio un palazzo di vetro. Faremo assemblee trimestrali nella sala consiliare per spiegare alla città la situazione delle casse comunali. Più si è trasparenti, più è difficile mettere in atto piani loschi”. La partecipazione, attraverso assemblee di quartiere e la presentazione pubblica di idee. “Le gare d’appalto vanno rese pubbliche. Bisogna realizzare progetti che migliorino la qualità della vita dei cittadini. Nettuno non offre niente, non c’è un teatro, una biblioteca, un cinema. Anche l’edilizia scolastica è carente, per questo apriremo uno sportello di collegamento con le scuole”.

Massima attenzione anche alla raccolta differenziata. “Proponiamo la restituzione all’interno delle bollette di ciò che i cittadini riciclano. La differenziata ha un beneficio se si raggiungono alte percentuali, altrimenti aumenta soltanto il costo del servizio. Pensiamo in tal senso a dei sacchetti con dei codici a barre. E poi la qualità della vita, con l’aumento degli spazi verdi, il completamento delle opere pubbliche, prendendo in mano le carte e trovando soluzioni. Nettuno nonostante avvia un patrimonio artistico eccezionale sta diventando una città dormitorio – conclude – vittima di una cementificazione selvaggia. Il lavoro non c’è. E’ necessario ripensare il Prg, per uno sviluppo organico della città, con percorsi turistici che colleghino la parte storica, ambientale a quella dei monumenti. Le spiagge, altro capitolo, vanno rese fruibili tutto l’anno. Un nuovo sviluppo per Nettuno è possibile”

R.S.

damiano

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