Riceviamo e pubblichiamo
Venerdì 27 maggio 2016, la giunta comunale guidata dall’Amministrazione Bruschini del Comune di Anzio si troverà a votare l’approvazione del bilancio consuntivo delle spese sostenute e le relative ripartizioni dell’anno 2015. La condizione nella quale si trova il bilancio comunale di Anzio è tale per cui la Città rischia il dissesto finanziario. La situazione vigente delle strade, della raccolta dei rifiuti, del decoro urbano e della sicurezza cittadina è ai limiti storici. L’Amministrazione Bruschini ha segnato un incremento esponenziale dei debiti accumulati nell’arco degli anni di malgoverno del territorio, facendo ricadere le conseguenze delle incompetenze tecniche e della miopia politica della giunta comunale sulle tasche dei cittadini. In poche parole: gli abitanti di Anzio hanno assistito progressivamente ad una erosione sia della qualità, sia della quantità dei servizi offerti, in risposta ad un aumento indiscriminato e incontrollato delle tasse da pagare. I problemi concernenti la politica di bilancio messa in atto dall’attuale giunta sono amplificati dall’inadeguatezza della classe dirigente che governa il nostro territorio.
Il sistema contabile pubblico italiano, nell’odierno assetto normativo, è caratterizzato da situazioni di eterogeneità strutturali e gestionali che dipendono da diversi fattori prodotti dal sistema stesso quali ad esempio, l’indeterminatezza dei soggetti da considerare, nonché le diverse esigenze contabili correlate. Tale situazione comporta l’esigenza di addivenire all’individuazione di regole e di sistemi omogenei, coerenti e interdipendenti tra di loro anche in virtù dei sempre maggiori obblighi e rappresentazioni contabili richiesti ai singoli Stati e derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea. L’esigenza di una profonda riforma della contabilità pubblica è emersa sin dagli inizi degli anni ’90 in concomitanza con la ‘stagione delle riforme’ e della ‘ristrutturazione dell’assetto normativo ed organizzativo delle varie componenti dell’ordinamento repubblicano.
Emerge l’insufficienza, l’incompletezza, la non genuinità dei dati e delle notizie relative a ogni settore della vita cittadina da parte dell’odierna Amministrazione di Anzio.Una conoscenza veramente adeguata di molti aspetti del territorio non è pervenuta ai partiti della minoranza, latita agli stessi responsabili della maggioranza e dell’amministrazione, non è presente presso l’opinione pubblica e manca a tutta la città. Tale conoscenza non è presente nei partiti della minoranza: noi stessi, nonostante la diligenza impiegata per raccogliere da ogni parte elementi e dati, non è possibile presumere di avere raggiunto la completezza di informazione che sarebbe stata necessaria per dare alle proposte che verranno fatte la loro formulazione definitiva, ovvero, per potere avanzare soluzioni ancora più vantaggiose, come forse potremo fare se e quando non ci sarà dato di potere attingere direttamente alle fonti di conoscenza sino ad ora controllate dall’Amministrazione del centrodestra.
In conclusione: dal primo gennaio 2017 entrerà in vigore il criterio di cassa per la gestione del rendiconto comunale della città, una rivoluzione copernicana al centro dell’Amministrazione della vita cittadina che vedrà ormai desueto il criterio di competenza, inserendo nella logica contabile presupposti di maggiore rigidità nella rendicontazione del bilancio e responsabilizzazione delle classi amministrative. In estrema sintesi: per evitare il default finanziario del Comune è opportuno che la Città non abbia più a che fare con chi ha amministrato il territorio ininterrottamente per vent’anni. Per il bene di Anzio è bene che l’Amministrazione Bruschini vada a casa. Ora.
Gabriele Federici