Catacci: “Investire sul mare per rilanciare lavoro e offerta turistica a Nettuno”

catacci“Non servono investimenti enormi per ripartire, basta il rispetto per il proprio territorio”. Lo dichiara Adolfo Catacci, candidato sindaco con il movimento civico Rinascita e Rinnovamento, associazione culturale che ha mosso da poco i primi passi sul territorio comunale per proporre alla città un nuovo modo di fare politica, puntando sulle risorse primarie di Nettuno, mare e offerta turistica, rivalutando il patrimonio esistente. “Il mare, nella nostra città, è alla base di tutto. Turismo, lavoro, economia, servizi, ruotano attorno ad esso, ma in questi ultimi anni la politica sembra essersene dimenticata. Nettuno deve tornare una città che sappia accogliere, non respingere, che sappia investire sul proprio territorio in maniera sostenibile. Una destinazione turistica deve strutturare le proprie attrattive, unendole ai servizi e alle offerte, in modo da costituire veri prodotti turistici territoriali”. E se il mare chiama il turismo, il turismo attrae posti di lavoro e occupazione.
“In centro stiamo assistendo negli ultimi anni a un impoverimento del commercio e alla chiusura di attività commerciali che non riescono ad andare avanti – continua Catacci – schiacciati dalla crisi. Basterebbe amare un po’ di più questa città, per rendersi conto che il nostro territorio è una miniera di potenzialità e che la maggior parte dei problemi sono risolvibili. Basterebbe attenzione per le piccole cose, per la manutenzione quotidiana nelle strade, sommerse dal degrado e dalle erbacce. Ci dobbiamo vergognare di fronte ai turisti che arrivano a Nettuno, ma questi posti vantano ricchezze inestimabili, con alle spalle una storia millenaria. Il primo passo verso la rivalutazione dell’esistente deve partire da un’amministrazione che abbia a cuore e si prenda cura della sua città. Il bello attrae le persone, aprendo posti di lavoro, dando nuova linfa all’economia cittadina.
Come vengono spesi i soldi delle casse comunali? – si chiede il candidato – Cosa si fa concretamente per il centro urbano che è stato distrutto? Abbiamo la capitale a 60 km, e tutto questo non viene sfruttato. Non serve offrire la luna, ma un paese con un minimo di decoro. L’imprenditoria, il lavoro, il turismo, arrivano di conseguenza. E’ per questo che Rinascita e Rinnovamento ritiene siano importantissimi interventi di valorizzazione del territorio che individuino nel commercio urbano, un elemento centrale. Fondamentale dotare il settore del commercio (e delle attività assimilate) di politiche attive, mirate alla rivitalizzazione ed alla qualificazione del comparto e necessarie per arginare la desertificazione commerciale”.